È ormai in rampa di lancio «Or-A-Studio-Insieme», il progetto coordinato dalle Pastorali giovanili di Modena e Carpi per offrire agli adolescenti delle due diocesi un servizio educativo-relazionale e di accompagnamento negli studi. In un momento così difficile per i giovani le comunità cristiane del nostro territorio hanno deciso di raccogliere l’invito del vescovo Erio Castellucci e scendere in campo per offrire disponibilità di spazi e persone.
Sono in totale 22 le realtà che hanno aderito presentando richiesta di partecipazione, 15 a Modena (Maranello, Baggiovara, Campogalliano, Finale Emilia, Vignola, Camposanto-Cadecoppi, Castelnuovo Rangone, Collegara, San Paolo, Gesù Redentore, Formigine, Madonnina, San Giovanni Bosco, Città dei Ragazzi e Fiorano) e 7 a Carpi (San Possidonio, Limidi, Cattedrale, Mirandola, Fossoli). Non esiste un copione già scritto ma le attività offerte potranno essere diverse a seconda delle esigenze e delle disponibilità: dallo studio guidato da volontari alla collaborazione con cooperative, dalla cooperazione tra pari alla semplice messa a disposizione di spazi e tecnologie per i giovani impossibilitati a seguire la dad da casa. Il tutto rispettando ovviamente le normative di sicurezza anti-covid e fornendo un servizio il più possibile inclusivo. Le parrocchie partecipanti riceveranno un contributo economico tarato su numero dei partecipanti alle attività e volontari coinvolti per coprire le spese sostenute nell’acquisto di materiali e nel pagamento di utenze ed eventuali collaboratori assunti a vario titolo.
«I progetti presentati dalle parrocchie – ci spiega Elena Rocchi, vice-direttrice del Servizio di pastorale giovanile di Modena – sono stati modulati in base alla disponibilità dei volontari che con passione hanno deciso di scendere in campo, si tratta ad esempio di giovani universitari, educatori o insegnanti in pensione. Nel rispetto delle norme anti-Covid si è deciso di conservare tempi e spazi per Dad al mattino e di inserire l’accompagnamento scolastico nel pomeriggio. Alcune parrocchie hanno attivato anche uno specifico accompagnamento per sostenere gli studenti che dovranno sostenere l’esame di maturità». Proprio per la natura del progetto, costruito appositamente per adattarsi alle necessità dei giovani e alle diverse realtà dei territori, è difficile fornire al momento dati precisi.
Secondo Elena Rocchi nella diocesi di Modena si offrirà un supporto a «circa 340 adolescenti, ma la progettualità effettiva sarà verificata solo alla conclusione del progetto». Dopo l’iscrizione e l’assegnazione dei contributi alle parrocchie arriva ora la fase più propriamente operativa in cui si cercherà di dare una risposta completa per una situazione oggettivamente molto difficile. Era stato lo stesso Ufficio scolastico dell’Emilia-Romagna a lanciare l’allarme alcuni mesi fa, rivolgendosi ai vescovi della regione per chiedere un aiuto.
Si calcola che un quarto degli studenti delle scuole superiori italiane non riescano a seguire adeguatamente le lezioni da casa, o per difficoltà a connettersi o per il venir meno della motivazione allo studio che solo la scuola “in presenza” riusciva a garantire. Da qui l’idea del vescovo Castellucci che, nella lettera a presbiteri, diaconi e operatori pastorali dello scorso 16 febbraio, aveva auspicato un’azione da parte delle parrocchie: gli spazi degli oratori potevano essere utilizzati per un sostegno ai giovani di natura educativa, didattica e relazionale, anche grazie all’opera di quella rete di volontari che spesso le nostre comunità riescono a coinvolgere. Ora il progetto «Or-A-Studio-Insieme» è diventato realtà e potrà agire concretamente nella vita di tanti giovani della nostra diocesi.
Federico Covili
Nostro Tempo, 25 aprile 2021
Per approfondire: http://spg.chiesamodenanonantola.it/ora-a-studio-insieme/
