UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

“Per la ripresa occorre puntare sulla formazione professionale”

Allarme del mondo dell’Istruzione e Formazione Professionale. Vacchina (Forma): nel PNRR non c’è adeguata attenzione al sistema integrato
28 Aprile 2021

“Il sistema dell’Istruzione e formazione professionale regionale (IeFP) e la sua peculiare offerta di servizi educativi rivolti ai giovani non è presente nella strategia generale e nell’articolazione operativa del PNRR, se non in maniera incidentale, di fatto riducendo e marginalizzando il ruolo che tale infrastruttura offre da vent’anni alle esigenze dei giovani e delle imprese. Ci appelliamo al Governo, e in particolare ai Ministri Patrizio Bianchi e Andrea Orlando che sappiamo essere sensibili a questi temi, fiduciosi che la IeFP possa godere di risorse finanziarie adeguate a sostenerne lo sviluppo”.

È l’allarme lanciato dal mondo della formazione professionale attraverso Paola Vacchina, presidente nazionale di Forma e consigliera del CNEL.

“La IeFP degli Enti accreditati dalle Regioni, che pure rappresenta una componente fondamentale dell’offerta di istruzione e formazione professionale ordinamentale, non viene considerata negli investimenti della Missione 4 “Istruzione e Ricerca” del PNRR. Questa mancanza è in contraddizione con quanto previsto dal decreto legislativo 61/2017 che fa esplicito riferimento alla costruzione del sistema integrato di IeFP e alla "rete nazionale delle scuole professionali. Per questo occorre garantire l’accesso della Iefp alle risorse previste per l'ammodernamento e innovazione dell'intero sistema di formazione iniziale”, aggiunge Vacchina.

“Il PNRR rappresenta un’occasione unica per rafforzare il sistema nazionale della IeFP e ridurre il divario Nord-Sud. In gran parte delle Regioni del Sud, infatti, questa offerta o non esiste o ha numeri molto ridotti, mentre al Nord siamo intorno al 10% degli allievi che frequentano le scuole statali di secondo ciclo, con benefici grandissimi sulla riduzione dell’abbandono scolastico e sull’occupazione dei giovani. Occorre dunque che nella Misura 4 siano previste linee di finanziamento con tale obiettivo, con un sostegno allo sviluppo di questa offerta da nord a sud del Paese e con una governance condivisa tra Ministero dell’istruzione, Ministero del lavoro e Regioni. In particolare, facciamo riferimento alla necessità di considerare anche la IeFP nella misura 1.4: riduzione dei divari territoriali, 3.2: cablaggio, nuove aule didattiche e laboratori, 3.3: piano di messa in sicurezza riqualificazione edilizia. Questo potrebbe essere un primo passo per una piena attuazione della legge 53/2003 arrivando a colmare un ritardo di quasi vent’anni nel garantire il diritto della IeFP a tutti i cittadini italiani, nella logica della Vocational Education and Training di matrice europea”, conclude la nota.