“A pochi giorni dalla celebrazione del Santo Natale, desidero raggiungervi con questo mio messaggio di auguri, rinnovando il mio ringraziamento per il prezioso lavoro che svolgete, nelle scuole pubbliche, statali e paritarie e in quelle private, di ogni ordine e grado, affrontando il compito non facile, eppure affascinante, di introdurre i vostri studenti a una conoscenza viva della religione cattolica, nel suo valore culturale ed esistenziale”. Lo scrive il vescovo di Pavia, mons. Corrado Sanguineti, rivolgendosi agli insegnanti di religione cattolica.
“So che vi spendete con passione e dedizione, cercando d’intessere relazioni autentiche, di amicizia e di collaborazione, con i vostri colleghi e con l’intero personale delle vostre scuole, così come la vostra presenza vi permette d’entrare in contatto con genitori e famiglie, e di offrire il vostro apporto alla grande opera educativa delle nuove generazioni”, osserva il presule, ricordando che “il Natale 2022 è purtroppo segnato dalle ombre di guerra che si stendono sul mondo e che non risparmiano la nostra Europa: immagino che nel dialogo nelle aule scolastiche non siano mancati interrogativi e riflessioni sul dono così fragile della pace, minacciato da logiche di potere e di sopraffazione, e sul contributo positivo che tutti, in ogni età e ambiente, possiamo portare alla crescita di una cultura della pace e della vera fraternità tra gli uomini”.
“Proprio la nascita di Cristo ci assicura che Dio non si stanca di venire e di farsi presente nella storia e nell’esistenza nostra, come un seme di vita, come una luce che rischiara il buio delle tenebre. Natale è festa di luce: è la luce di Dio che risplende nell’umanità di Gesù e che continua a trasparire nel volto e nella carne di uomini e donne resi più umani e più lieti dalla fede in Cristo”, prosegue mons. Sanguineti, evidenziando che “questa è la testimonianza che siete chiamati a portare nel mondo della scuola, attraverso l’impegno serio del vostro insegnamento, attraverso il rapporto che costruite con i vostri studenti, mettendovi in ascolto delle loro domande e anche delle loro ferite, attraverso la collaborazione che coltivate con gli altri docenti e con i dirigenti dei vostri istituti”.
Sir, 22 dicembre 2022