UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

«Guardiamo insieme alla scuola del presente»

Il talk della Diocesi di Cremona «Chiesa di Casa» parla di scuola: il benessere dei ragazzi ha bisogno del dialogo con famiglie e territorio
16 Ottobre 2023

È passato un mese dalla ripresa delle attività scolastiche, con il rientro di bambini e ragazzi nella quotidianità formativa che li terrà impegnati fino alla prossima estate. E proprio di scuola si è parlato nell’ultima puntata di Chiesa di Casa, il talk settimanale della Diocesi di Cremona, che proprio oggi celebra la Giornata diocesana della scuola. Ospiti della puntata Margherita Costa, vicepreside del liceo Vida, Maria Paola, direttrice della scuola primaria Sacra Famiglia, e Simona Piperno, dirigente degli istituti di istruzione superiore Arcangelo Ghisleri e Janello Torriani di Cremona.

«Fare scuola oggi significa guardare la realtà, indirizzare lo sguardo ai bambini che abbiamo davanti e voler bene alla realtà che ci troviamo di fronte, senza rimpianti del passato», ha sottolineato Maria Paola, che ha aggiunto: «Serve però anche una grande speranza sul futuro».

Ma non c’è futuro senza prospettive. Prospettive che iniziano a maturare sin da piccoli e che magari cambiano e si concretizzano progressivamente, sino – e durante – gli anni delle superiori. «Accogliamo ragazzi che stanno diventando grandi – ha evidenziato Margherita Costa –. In terza superiore avviene poi il giro di boa, quando cominciano a capire meglio chi sono; e più avanti, in quarta e quinta, cosa vogliono diventare».

La scuola come ambiente di crescita personale, di formazione, luogo di istruzione e di educazione. Un aspetto che, però, deve essere alimentato dall’alleanza tra la scuola e le famiglie, anche se questa non è sempre facile da consolidare. «A fronte di famiglie che collaborano, ce ne sono tante altre che fatichiamo a intercettare – ha raccontato Simona Piperno –. La scuola è solo un tassello della comunità educante, la famiglia è l’elemento fondante». È importante tessere rapporti con i nuclei famigliari, ma anche con le altre realtà che gravitano attorno alla vita quotidiana dei giovani, come gli oratori e le società sportive. «Le realtà che comunicano tra di loro sono di diversa natura – ha aggiunto – ma hanno tutte un obiettivo comune: il benessere dei ragazzi».

«Spesso i genitori ci chiedono aiuto – ha voluto aggiungere Maria Paola –. Non è una rinuncia, è dovuto al fatto che a volte sono molto soli. Proprio per questo credo che sarebbe molto utile un maggiore dialogo tra scuola e famiglie».

La gente è spesso portata a pensare alla scuola come il semplice processo verso una valutazione. Non è semplicemente questo, ma è bene concentrarsi su questo termine: «processo». Perché la scuola è un cammino. Esistono, infatti, vari tipi di valutazione. E una di queste è la valutazione per competenze, che si concentra più sulla persona che sulla prova in sé. «Si può non eccellere in una disciplina, ma avere comunque competenze spendibili nel mondo del lavoro – ha spiegato Piperno –. Questo è il tipo di valutazione che permette di capire quali sono le reali attitudini dello studente. Valutare per competenze significa quindi riconoscere i punti di forza, ma anche le criticità che devono essere implementate e rafforzate». Uno sguardo davvero attento al percorso di ciascuno.

Si può dire quindi che la scuola non è solo studio. È crescita, incontro, relazione, comunità, equilibrio. Passato e futuro sono i due piatti della bilancia, per donare significato e stabilità al presente. Dell’istruzione, degli alunni, di ognuno. (M.C.)

Cremona Sette, 15 ottobre 2023

(foto DiocesidiCremona.it)