UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Sorrentino: senza spogliazione non può esserci pace

Gli insegnanti di religione al corso di aggiornamento promosso dal Servizio Nazionale della Cei hanno incontrato il vescovo di Assisi
28 Ottobre 2023

«Senza spogliazione non ci può essere pace, senza rinunciare a qualcosa di sé per darlo agli altri non può esistere una nuova economia, Francesco d’Assisi vivendo il Vangelo sine glossa lo aveva capito e lo insegna anche a noi e ai nostri ragazzi». A dirlo di fronte all’antica porta del Vescovado, da poco ritrovata negli scavi al Santuario della Spogliazione, è stato il vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e di Foligno, Domenico Sorrentino, che ieri pomeriggio ha accolto i 130 insegnanti di religione presenti nella “città serafica” per il corso di aggiornamento del Servizio Irc della Cei.

Sui passi di san Francesco d’Assisi e del beato Carlo Acutis i giovani, attraverso la guida di educatori come gli insegnanti di religione cattolica, possono imparare il vero senso della vita, la sua bellezza, per essere originali e non fotocopie. Questo il messaggio che Sorrentino ha voluto dare ai docenti, affinché lo facciano proprio e lo possano veicolare agli studenti, sempre più bisognosi di esempi positivi per scoprire Gesù. «Se pensate che prima di attraversare questa porta – ha sottolineato il vescovo – Francesco era il giovane più ricco di Assisi e dopo averlo fatto è diventato il più povero, vi rendete conto da soli del valore storico, spirituale ed educativo di questo luogo».

Un luogo, come ha avuto ancora modo di ricordare Sorrentino, che sarà familiare a san Francesco anche negli ultimi anni della sua vita quando ci tornerà nel 1225 favorendo la riconciliazione tra il podestà e il vescovo in forte conflitto e l’anno successivo quando, gravemente malato, venne accolto dal presule prima di andare a morire alla Porziuncola. «Ma la forza di questo Santuario e un altro esempio di spogliazione – ha continuato Sorrentino – lo ritroviamo anche nel Museo della Memoria, allestito proprio in quelle stanze sotterranee dove, negli anni della persecuzione razziale, vennero nascosti e salvati oltre 300 ebrei. Anche quella è spogliazione ha avuto modo di dire il Santo Padre, venendo qui nel 2013, è la spogliazione che deriva dall’amore e dalla misericordia di Dio», ha aggiunto ancora il presule.

Gli insegnanti hanno visitato le stanze del Museo, rimanendo affascinati dalla straordinaria storia di accoglienza di Assisi che ha coinvolto personaggi semplici e sconosciuti come frati e suore ma anche il grande campione di ciclismo Gino Bartali, la cui cappellina privata è conservata proprio all’interno del Museo. Gli insegnanti sono poi andati in chiesa per partecipare alla Messa presieduta proprio da Sorrentino che ha ribadito l’ulteriore ricchezza del Santuario, rappresentata dalla presenza del corpo del giovane Acutis.

Soddisfatto di questa prima due giorni il direttore del Servizio Irc, Ernesto Diaco, che ha sottolineato come il corso abbia «dimostrato che la fede cristiana continua ad incidere nella cultura del nostro Paese e non solo. È stata una importante occasione per ascoltare le testimonianze, approfondire anche in chiave teologica, ma anche dal punto di vista della comunicazione sociale il concetto della creatività del cristianesimo. Il prossimo passo – ha concluso – è portare il discorso generale che abbiamo fatto in alcuni luoghi ed esperienze particolari e singolari della vita, penso al tema della convivenza, della pace, del dialogo e della fraternità».

Marina Rosati

Avvenire, 25 ottobre 2023