UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Card. Lojudice, “La pace si costruisce anche a scuola”

L’arcivescovo di Siena e vescovo di Montepulciano si rivolge agli studenti in occasione dell’inizio del nuovo anno scolastico
16 Settembre 2022

“Si capisce bene cos’è una scuola quando la viviamo come se fosse il luogo dove si entra competitivi e, dopo aver lavorato e studiato insieme, si esce rispettosi degli altri e tolleranti. Questo è il piano d’azione ideale per ogni studente. Andare a scuola è bello, ma alla base di questo andare ci devono essere altri due verbi: incontrare e includere”. Lo ha scritto il card. Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino e vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza, nel messaggio agli studenti per l’inizio dell’anno scolastico.

“Persone e ambienti perfetti – osserva il porporato – non esistono, però, imparare insieme, cercare di migliorare se stessi, emulare i migliori e aiutare i più deboli rendono la scuola l’ambiente più necessario per imparare a vivere come persone libere, solidali e intelligenti”. “Si torna a scuola mentre il mondo è cambiato, e io aggiungo tragicamente, a causa della guerra e della conseguente crisi economica”, prosegue il cardinale, secondo cui “proprio in questi momenti così difficili, la scuola può fare la differenza diffondendo tra le giovani generazioni ideali di pace e di fraternità ad iniziare da chi ci siede accanto in classe”.

“La pace – ammonisce l’arcivescovo – si costruisce nel quotidiano con i nostri piccoli gesti; non dobbiamo pensare a grandi teoremi, ma a minuscoli segni, quelli che Papa Francesco definisce di ‘misericordia’”. Per il cardinale, “sarà un autunno difficile lo sappiamo, ma sono convinto che le nostre comunità, a partire dai giovani, sapranno dare un segnale forte di unità e di solidarietà”. “In questi mesi estivi – sottolinea – si sono accavallati tanti temi di attualità che naturalmente entreranno a scuola a partire da quelli del clima, della tutela del creato, del risparmio energetico. Argomenti che proprio i giovani hanno richiamato come essenziali alle nostre generazioni. Sono loro che ci hanno chiesto di fermarci a pensare in maniera migliore e seria al nostro pianeta”.

“Il mondo che gli consegniamo è incerto, caotico e tanto impaurito”, osserva Lojudice: “Noi adulti dobbiamo ripartire dai giovani, dobbiamo metterci in loro ascolto con umiltà”. A ragazze e ragazzi il cardinale chiede “di allearsi e pensare insieme una grande iniziativa che coinvolga i nostri territori per lanciare il messaggio che la tutela del creato passa prima di tutto dall’assenza della guerra, che è il male principale che inquina ed affligge l’uomo. Lo slogan potrebbe essere ‘Puliamo la terra dalla guerra!’. Proviamo insieme a cambiare il mondo”.

Sir, 12 settembre 2022