UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Vivere oggi la testimonianza di don Milani

Raccolti in un ebook gli interventi del convegno promosso a Firenze nell’autunno scorso da Aidu, Aimc, Diesse, Disal e Uciim
29 Febbraio 2024

Il 26 ottobre 2023, a Firenze, un nutrito gruppo di associazioni ecclesiali del mondo della scuola e dell’università ha tenuto un convegno su “Vivere la testimonianza di Don Lorenzo Milani a cento anni dalla nascita”. I contributi presentati quel giorno sono ora raccolti in un ebook, di cui pubblichiamo la presentazione a firma della prof.ssa Elena Fazi, vicepresidente nazionale dell’Uciim.

Don Lorenzo Milani è certamente una persona poliedrica che da qualsiasi angolazione la si guardi risulta “grande”, Grande nelle idee, grande nel suo amore per i ragazzi, grande per la coerenza del suo agire, grande nel suo silenzio, grande nelle sue scelte, grande nelle sue realizzazioni (non appariscenti), grande nella sua originalità educativa, “ancora grande, a distanza di decenni, ecc.

Se ci focalizziamo sulle sue idee educative, quelli della mia generazione lo riconoscono significativo per molti aspetti. Leggendo le sue parole abbiamo ricordato tanti momenti della nostra vita scolastica nei quali ci siamo resi conto che vi erano situazioni privilegiate e situazioni svantaggiate. Sapevamo che non era giusto perché la nostra Costituzione prevede l'uguaglianza tra i cittadini e la necessità di risolvere le situazioni di svantaggio. Era facile per noi, delle grandi città, di famiglie borghesi, sottoposti a stimoli culturali e sociali di ogni tipo, essere studenti di buon livello, con una mente aperta al mondo. Ma accanto a noi c'erano anche compagni di classe o di scuola che provenivano da situazioni diverse e che faticavano a tenere il passo o se lo tenevano era per loro molto più dura la salita. Compagni intelligenti come noi, curiosi come noi, vivaci come noi ma di condizioni socio-culturali più povere. Vivevamo con grande disagio questa nostra situazione di privilegio. Che merito avevamo ad andare bene a scuola quando a casa avevamo enciclopedie e genitori che potevano aiutarci? Quanto più merito avevano i nostri compagni più disagiati!

Sentir sentire esprimere a voce alta e per iscritto dai ragazzi di Barbiana queste nostre riflessioni personali ci faceva sentire meno soli e, in qualche modo, anche meno colpevoli.

Don Milani è stato significativo anche quando noi siamo diventati docenti, insegnanti che avevano il desiderio di portare tutti i propri alunni al successo formativo, allora le parole dei ragazzi di Barbiana erano per noi un vademecum su come non si doveva insegnare e su come invece si poteva insegnare a tutti.

Ma al di là delle emozioni e dei sentimenti personali è una verità ormai universalmente riconosciuta che Don Milani sia stato un maestro di pedagogia e di didattica per tutti noi insegnanti. E soprattutto che abbia con grande naturalezza precorso tempi e pedagogisti.

Purtroppo, solo col tempo abbiamo scoperto il patrimonio e la ricchezza delle sue idee. Abbiamo scoperto dai fratelli Johnson l’apprendimento cooperativo, l’interdipendenza, l’inclusione, la zona di sviluppo prossimale di Vygotskij, l’intelligenza emotiva di Goleman per riconoscere e gestire le emozioni proprie e altrui. Abbiamo codificato in teorie, strategie, routine quanto egli aveva praticato di suo nella sua scuola.

I suoi studenti sapevano di essere amati e seguiti uno ad uno, oggi si parla di insegnamento personalizzato; sapevano di dover comprendere a fondo gli elementi essenziali delle discipline e della realtà, hanno praticato le idee di Ausubel di partire dalle conoscenze pregresse per un apprendimento significativo e di praticare il socio-costruttivismo per una progressività nell’apprendimento; sapevano di poter discutere in classe esprimendo il proprio pensiero, oggi Alexander parla di insegnamento dialogico; sapevano impadronirsi del senso delle proprie conquiste culturali, oggi Bandura parla di senso di autoefficacia; sapevano lavorare da apprendisti insieme col maestro come si fa in una bottega, oggi Collins-Brown e Newman parlano di apprendistato cognitivo, di modeling, coaching, scaffolding e fading. Potrei andare ancora avanti con altri esempi ma temo che il Priore lo vivrebbe come davvero troppo! E non vorrei che si irritasse con me…

Ma almeno altri due aspetti della sua pedagogia sono stati precorritori di quanto oggi sosteniamo, anche se non molto numerosi…

Il tempo pieno o prolungato, per primo, ricordo le sue parole Pierino non è nato di razza diversa. Lo è diventato per l’ambiente in cui vive dopo la scuola. […]. Perché il sogno dell’eguaglianza non resti un sogno, vi propongo tre riforme: a. non bocciare; b. a quelli che sembrano cretini dargli la scuola a tempo pieno; c. agli svogliati basta dargli uno scopo. Per esempio, partire dall’attitudine più sviluppata per invogliarlo a perseverare, ma anche progettare il percorso dei ragazzi partendo dalle mete che dovrebbero conseguire che in qualche modo anticipava Wiggins e McTighe con il termine di “percorso della progettazione a ritroso”, perché ognuno persegua il suo cammino per raggiungere il suo traguardo tappa per tappa.

Vorrei terminare questa breve riflessione ricordando l’incipit di una lettera di Don Lorenzo a un suo ex alunno. In questo c’è la prova di quale insegnante fosse e insieme il viatico per noi insegnanti di oggi e di domani di fronte ai nostri giovani. Se la vita ti ha insegnato cose che io ignoro, perché non me le insegni? […] So bene che molti aspetti della vita moderna mi possono sfuggire, ma questa è colpa anche tua. Insegnami meglio! Uno degli aspetti più affascinanti del nostro lavoro è proprio questo continuare tutta la vita ad imparare dai nostri ragazzi.

Dobbiamo, infine, ringraziare il nostro Priore di Barbiana se, raccolte e unite nel suo nome, le nostre cinque associazioni di orientamento cattolico hanno riscoperto la gioia e la ricchezza della collaborazione e della condivisione in un clima che ben presto è diventato di autentica e reciproca stima e amicizia. L’ebook che pubblichiamo su questo sito è il prodotto dell’impegno di tutte le associazioni, che hanno messo in campo le migliori personalità e la loro passione educativa. E questo cammino sinodale tra noi vogliamo prosegua a lungo.

Elena Fazi

Per approfondire: https://uciim.it/un-convegno-su-don-milani/