UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Valditara: ispezioni per chiudere i diplomifici

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito annuncia verifiche contro i diplomi “sospetti”
31 Luglio 2023

Il ministero dell’Istruzione e del Merito avvierà una indagine ispettiva sul fenomeno dei “diplomifici”, dopo quanto emerso da una indagine di Tuttoscuola dal titolo “Maturità: boom dei diplomi facili”. «Lunedì avvierò le ispezioni sui cosiddetti diplomifici. Punto molto sull’aumento del numero degli ispettori per garantire la regolarità del sistema scolastico», ha scritto in un tweet, il ministro Giuseppe Valditara.

Secondo il dossier di Tuttoscuola, sarebbero circa 10mila i diplomi “sospetti”, per i quali le famiglie arrivano a pagare anche cifre importanti, secondo un vero e proprio tariffario. Per il recupero degli anni scolastici la maggior parte degli istituti, secondo le informazioni desumibili nel web, chiede una cifra compresa tra i 1.500 e i 3mila euro, più una tassa d’iscrizione che va da 300 a 500 euro. Per gli esami di idoneità, il prezzo varia tra i 1.500 e i 3mila euro. Per il diploma di maturità la retta media è 2.500-4.500 euro. Ma ci sono casi in cui si arriva a 8mila o addirittura a 10mila euro, «per chi può permetterselo», conclude Tuttoscuola.

Per frenare questa deriva, annuncia un comunicato di viale Trastevere, «sarà bandito a breve un concorso per il reclutamento di 146 ispettori che porterà a saturare l’organico attuale (190 posti). Sotto il profilo normativo, verranno valutati alcuni correttivi che diano più strumenti in sede ispettiva per verificare la sussistenza dei requisiti per la parità. Si sta anche lavorando per inserire nella legge di Bilancio risorse idonee per incrementare ulteriormente l’organico dei dirigenti tecnici», continua il Mim.

Nella nota diffusa ieri mattina, si sottolinea inoltre che nel «piano semplificazioni del ministero è presente una apposita misura dedicata alle scuole paritarie. Si tratta di un progetto che ridisegna e digitalizza la procedura di riconoscimento della parità, rafforzando i controlli anche in itinere, a sostegno delle attività ispettive. Questa misura punta, fra l’altro, a ridurre le distorsioni dei diplomifici, espungendoli dalle scuole riconosciute».

Inoltre, aggiunge il comunicato, «è poi stato previsto un ulteriore provvedimento per velocizzare l’erogazione dei contributi statali alle scuole paritarie di qualità, molte delle quali sono in costante affanno e rischiano la chiusura a causa dei gravi ritardi oggi esistenti. Queste scuole, in una logica di sussidiarietà orizzontale, svolgono un ruolo di grande aiuto al Paese, soprattutto per quanto riguarda l’infanzia e la primaria», conclude la nota.

Avvenire, 30 luglio 2023