L’università italiana tenta di scrollarsi di dosso la ruggine di strutture poco adatte allo scenario globale e la polvere di una gestione faticosa delle relazioni interne e con gli studenti. Lo fa ora con la convinzione che la Conferenza dei rettori (Crui) mette nel por mano al «Piano nazionale Università digitale».
Le linee guida del documento sono state concordate nei due giorni di lavori appena conclusi a Udine con la partecipazione di 250 tra rettori delle università italiane ed esperti, coordinati dalpresidente Crui Gaetano Manfredi.
Presente per la prima volta anche l’Ufficio Cei per l’educazione, la scuola e l’università, con il suo direttore Ernesto Diaco: «Dopo l’intervento del segretario generale della Crui al convegno nazionale di pastorale universitaria nello scorso marzo – spiega Diaco – quella di Udine è una tappa ulteriore nel percorso di conoscenza e collaborazione che abbiamo avviato. L’accoglienza che abbiamo ricevuto è segno che l’incontro tra Chiesa e università è possibile e atteso da entrambi. Il prossimo passo di questo percorso è la redazione di un manifesto comune sulle opportunità formative che possono vedere insieme il mondo accademico e la pastorale universitaria. La sfida digitale, al centro delle giornate di Udine, è proprio uno dei terreni su cui si può sviluppare un lavoro condiviso, soprattutto per le opportunità che offre in termini di inclusività, orientamento, centralità dello studente».
Avvenire, 1 luglio 2018