Sette atenei della capitale hanno aderito nelle scorse settimane al progetto UniSport, promosso dal CSI di Roma con l’obiettivo di diffondere, e al tempo stesso qualificare, la cultura dello sport in ambito universitario. Questa interessante iniziativa, che intende far emergere le esigenze degli studenti che fanno sport, si basa su sei concetti chiave: educazione, divertimento, amicizia, benessere, inclusione e socialità.
I sette atenei coinvolti, che complessivamente contano circa 200mila studenti, sono: Università degli Studi di Roma “La Sapienza”; Università degli studi di Roma “Tor Vergata”; Università Cattolica del Sacro Cuore; Università degli Studi Roma Tre; Università Europea di Roma; Università Campus Bio-Medico; Libera Università Maria Santissima Assunta (LUMSA).
Il tavolo di coordinamento che unisce le università capitoline è stato presentato lo scorso 15 giugno nella sala stampa della Camera dei Deputati, in presenza di esponenti del Comitato provinciale di Roma del Centro Sportivo Italiano (CSI).
Quello appena trascorso è stato una sorta di “anno zero”, per creare una piattaforma da cui partire, ha spiegato Daniele Pasquini, presidente del CSI di Roma. “E’ una piattaforma aperta, ma si parte da un Manifesto di valori. UniSport vuole essere in primo luogo un’opportunità per educare all’impegno personale nella comunità accademica; generare relazioni; sviluppare interazioni fra università e territorio”. “E’ un approccio umanistico, non tecnicistico”, ha sottolineato Pasquini, con cui si cercherà di allargare il più possibile la base dei partecipanti, ravvisando il fatto che attualmente solo il 3-4% della popolazione studentesca universitaria pratica sport.
Dopo i rettori e i delegati delle sette università coinvolte è intervenuto mons. Lorenzo Leuzzi, vescovo ausiliare di Roma e delegato per la pastorale universitaria. “Roma ha una ricchezza unica a livello universitario – ha affermato – che la Chiesa guarda con molto interesse. Questa esperienza sarà il passo avanti nel cammino da compiere insieme, per far sì che i giovani escano dall’isolamento e tornino a comunicare fra loro, in maniera genuina. Lo sport è una via per imparare a investire nei talenti che ognuno di noi ha ricevuto. E’ saper ripartire, mettersi in gioco sempre. Questo progetto, pertanto, può essere un grande momento di attenzione verso il mondo giovanile. Ringrazio le Università per questa testimonianza, per questa mentalità di comunione. E ringrazio il CSI per aver coordinato un progetto così grande. La Chiesa di Roma è con voi!”
Diverse iniziative avranno luogo nei prossimi mesi per passare dai buoni propositi ai fatti. Tra queste figurano, solo per citarne alcune, un torneo di calcio a 5 maschile, un torneo di pallavolo femminile e alcuni seminari sulla cultura dello sport.