UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

«Serene vacanze ai colleghi prof. Coltiviamo noi stessi, e apriamoci»

La lettera di un insegnante all’inizio dell’estate
20 Luglio 2023

Carissimi colleghi maestri e prof, serene vacanze meritate per un anno scolastico in cui non siete stati a guardare l'orologio in aula sperando che la campanella suonasse in anticipo e poteste così mettere una crocetta sul calendario per un giorno in meno di scuola. Serene vacanze guadagnate quotidianamente con la puntualità in classe, alle riunioni, nel correggere i compiti, nel rispondere alle domande, anche a quelle fuori contesto ma fatte col cuore.

Serene vacanze desiderate nei momenti di stanchezza, affrontati senza lamentele, con dignità e coraggio. Serene vacanze sognate e ora arrivate, perché pure il lavoro più bello del mondo richiede una pausa necessaria per capire quanto si è fortunati e che riposarsi serve per renderlo poi ancora più bello. Serene vacanze, non proprio quelle agognate, perché la vita, quando stai per gustarle, a volte arriva persino a guastarle; così ci resta solo di aggiustare quel che si può e con chi può. Serene vacanze che mettano al centro giorni in cui “stare” diventi un’azione, “essere” una condizione, “trovarsi” un desiderio. Serene vacanze da non sprecare col pensiero del tanto, poco o nulla da fare, né col voltarsi indietro ogni sera e piangere il giorno perduto, oppure col rimandare a domani ciò che di buono si può vivere oggi.

Serene vacanze in solitario o in compagnia, ma mai in solitudine o nella folla: cerchiamo noi stessi nel silenzio, cerchiamo gli altri tra tante voci, senza perderci e perdersi di vista. Serene vacanze equilibrate, senza troppe regole, neppure però allo sbaraglio; l'equilibrio non è un bavaglio ma aiuta a evitare qualche abbaglio. Serene vacanze con un pizzico di follia, quella sana e santa, che ci salva dalla banalità e ci immerge nella scoperta della bellezza. Serene vacanze al mare, in montagna, in campagna, in città, perché se cambiare aria è importante e spesso necessario per staccare un po', il non poterlo fare per mille ragioni non deve rovinare questo tempo prezioso.

Serene vacanze senza dimenticare che la scuola non è una parentesi di dieci mesi, dunque ogni tanto un pensiero, un ricordo, un messaggio, una telefonata, un'uscita con i colleghi ci starebbero pure bene. Serene vacanze come tempo del corpo e dell'anima, occasione per degustazioni, letture rilassanti, film edificanti, spettacoli coinvolgenti. Serene vacanze a chi ami, vuoi bene, stimi, poiché non è facile passarle al meglio se qualcuno tra parenti e amici non ha la serenità. Serene vacanze tra viaggi brevi e lunghi, in cerca di svago, relax, dolce far niente, mentre cerchiamo cultura, natura, nuove realtà da conoscere. Serene vacanze con un po' di cura persino nei confronti di chi non conoscete più di tanto, incontrate per caso, incrociate con gli occhi ma vedete sofferente; è giusto che il cuore vada in vacanza, ma non possiamo permetterci che ci vada la sua capacità di amare.

Marco Pappalardo

Avvenire, 16 luglio 2023