UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Scuole paritarie, i passi che servono adesso

Una nota congiunta delle presidenze nazionali di CISM e USMI
7 Luglio 2020

“Le Conferenze dei Religiosi e delle Religiose in Italia (CISM ed USMI), esprimono profonda gratitudine verso tutti gli onorevoli che, oltre ogni schieramento politico, hanno deciso di incrementare il fondo straordinario per le scuole paritarie, raddoppiandolo. L’emendamento ‘aumento del contributo per i servizi educativi e le scuole dell’infanzia’ ha consentito, a conclusione di un pressing politico e mediatico dove CISM ed USMI hanno messo il cuore e la faccia, di passare dagli iniziali 65 milioni a 300 milioni di euro. E’ stata una trattativa lunga, caratterizzata da uno stile dialogico, propositivo, onesto che ieri ha raccolto in Commissione il favore di tutte le forze politiche”.

Lo scrivono le presidenze nazionali di USMI e CISM in una nota congiunta diffusa dopo l’approvazione al Senato dell’aumento di fondi per le scuole paritarie alla luce delle conseguenze della crisi sanitaria.

“Questo fatto politico – continua il documento – rappresenta un aiuto concreto per i 900mila studenti e le famiglie che hanno scelto di affidare liberamente la educazione dei loro figli alle 12mila scuole pubbliche paritarie, tuttavia lo consideriamo solo un primo passo, sicuramente di grande valore civile e sociale, che inizia a chiarire, per sempre e a tutti, che la scuola paritaria è pubblica al pari della scuola statale e che entrambe sono co-essenziali e paritetiche rispetto al sistema scolastico italiano che, in questo modo, si conferma un sistema plurale e allineato a tutte le democrazie più evolute”.

L’Unione delle Superiore Maggiori d’Italia (USMI) e la Conferenza Italiana Superiori Maggiori (CISM) – conclude la nota – “sono grati a tutti coloro che hanno condiviso in questa “battaglia” di civiltà e di giustizia sociale per il bene del Paese, siamo grati alla CEI e ai tanti politici che ci hanno sostenuti, a tutte le famiglie e alle Associazioni che sono scese in piazza con noi, ai docenti e a tutti gli operatori dei mezzi di comunicazione sociale che non hanno cessato di informare l’opinione pubblica”.

In allegato il testo integrale della Nota.