UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Scuole lasalliane, presenza radicata in 80 Paesi

In Italia hanno oltre 6.500 iscritti, nel mondo sono oltre un milione gli alunni dall’infanzia alle scuole secondarie di secondo grado
6 Aprile 2022

Sono oltre tremila i fratelli religiosi della congregazione fondata da de La Salle, suddivisi in 575 comunità. Accanto a loro operano oltre centomila tra educatori ed educatrici lasalliani, cioè i docenti che insegnano nelle scuole della congregazione, a cui è iscritto più di un milione di studenti di ogni ordine e grado, presenti negli 80 Paesi in cui la congregazione esiste. Le università lasalliane nel mondo sono 64. Sono i dati diffusi dal direttore di Rivista lasalliana fratel Donato Petti. Una fotografia in vista anche del prossimo Capitolo generale, convocato per maggio. «In Italia la nostra presenza – prosegue Petti – è composta da 115 religiosi fratelli che sono suddivisi in 25 comunità. Nel mondo delle nostre scuole, che vanno dall’infanzia alla secondaria di secondo grado, lavorano oltre 700 collaboratori laici, che seguono la formazione di oltre 6.500 studenti italiani».

Un impegno educativo, che vede in prima linea gli istituti gestiti dai lasalliani e che si inserisce anche nel Patto educativo globale lanciato da papa Francesco l’anno scorso. «Potremmo sintetizzare in una sorta di decalogo le caratteristiche fondamentali delle nostre scuole» spiega fratel Petti che le elenca: «Pensiamo a una scuola a servizio dei giovani; inclusiva e solidale; che sia una comunità in cui tutti sono protagonisti; che sia di fraternità; in dialogo con la realtà di oggi; di qualità, che sappia coniugare armonicamente scienza e fede; un luogo in cui esercitare il ministero educativo; inserita nelle realtà sociale; di speranza; e con una propria fedeltà creativa». Come si vede un decalogo davvero impegnativo, ma che intende restare fedele al mandato del fondatore, che «chiedeva come primo elemento che la scuola funzionasse bene». E queste caratteristiche desiderano essere proprio quelle di una scuola che funziona bene.

E fratel Petti non dimentica anche il corpo docente che opera nelle scuole della congregazione. «Gli educatori che si ispirano alla persona e all’opera di de La Salle, possono rappresentare per tutti gli altri colleghi di oggi, spesso demotivati e scoraggiati, un punto di riferimento dal quale ripartire per una risposta educativa orientata cristianamente, di fronte proprio all’allarme educativo, a cui spesso fa riferimento papa Francesco». (Red.Cath.)

Avvenire, 6 aprile 2022