UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Scuola, dispersione ai minimi

La Lombardia si conferma regione virtuosa con il 9,9% di abbandoni, in linea con l’obiettivo dell’Ue per il 2030
22 Novembre 2023

Nello scorso anno è scesa al 9,9% - dal 13,3% del 2018 - la dispersione scolastica in Lombardia. È dunque in costante calo, secondo i dati Eurostat, il numero di studenti che scelgono di abbandonare gli studi permettendo alla regione di avvicinarsi all’obiettivo del 9% fissato dall’Unione Europea per il 2030. Secondo quanto emerso dal convegno “Dispersione scolastica, dati, modelli e strategie di prevenzione e contrasto” organizzato nell’ambito della “Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza 2023”, in Italia la percentuale di cittadini tra i 1824 anni con il diploma di scuola secondaria di primo grado (la licenza media) che non sono inseriti in un percorso di istruzione si attesta all’11,5%, e in particolare si tratta di maschi al 13,6% mentre le femmine si fermano al 9,1%, arrivando al 30% per gli stranieri.

Secondo l’assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro, Simona Tironi, proprio l’orientamento «è uno dei principali strumenti per contrastare la dispersione scolastica». Il prossimo anno sarà anche attivata una web-app che indirizzerà i ragazzi nel mondo del lavoro «motivandoli così a completare gli studi con l’obiettivo di un percorso professionale». Un progetto, continua l’assessore Tironi, «che coinvolgerà anche le famiglie. E non è tutto poiché la Regione sta potenziando anche il lavoro per assistere i nostri ragazzi sul fronte psicologico e pedagogico». Presto, assicura la Regione, partirà anche la sperimentazione della “Scuola in ascolto”: uno sportello dedicato a docenti e genitori in grado di offrire un supporto psicopedagogico. Il servizio sarà attivo cinque giorni alla settimana, quattro ore ogni giorno «con il quale – ha concluso Tironi – saranno fisicamente presenti professionisti all’interno delle scuole per aiutare i ragazzi nei momenti difficili, come può esserlo la scelta degli studi».

La dispersione scolastica, seppur in calo «è anche una perdita economica e un costo per il Paese», ha ricordato il presidente del Consiglio regionale, Federico Romani e per questo l’assessora alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità, Elena Lucchini, ha spiegato come occorra da un lato lavorare sulle scuole, dall’altro contrastare il disagio dentro e fuori, intervenendo soprattutto «sulla fascia della preadolescenza, in un’ottica di prevenzione con un obiettivo di «inclusione sociale ed empowerment, contrastando la dispersione scolastica e accompagnando i ragazzi in quella fase particolarmente critica del passaggio dalla scuola al lavoro».

Riccardo Bettiga, Garante per i diritti infanzia e adolescenza di Regione Lombardia ha spiegato che il problema non è solo l’abbandono della scuola, quanto la «mancata considerazione dell’importanza della scuola stessa, l’istituzione principale della vita dei ragazzi, un investimento per il futuro». Si tratta quindi, per il Garante, di un problema culturale che interpella la consapevolezza di ciascuno, dalle famiglie alle istituzioni e ai cittadini. «Occorre – conclude Bettiga – che le istituzioni e la Regione intervengano con servizi adeguati a garantire il benessere dei ragazzi, perché il clima positivo all’interno della scuola riduce il rischio di abbandono». La sfida è dunque nell’essere capaci – come ha concluso il presidente Romani «di trasmettere ai giovani un messaggio semplice e chiaro: indipendentemente dalla famiglia, dalla città o dal quartiere in cui nasci, è a scuola che scriverai la tua vita».

Monica Lucioni

Avvenire Milano, 21 novembre 2023