UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Quarantene nelle scuole, si va verso nuove linee guida

Il ministro Bianchi: il tavolo tecnico con l’Iss già al lavoro
9 Ottobre 2021

Quarantene a scuola ed efficacia dei vaccini. Ieri il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha annunciato che saranno presto adottate linee comuni sulle quarantene nelle scuole. E mentre la campagna vaccinale si avvicina all’obiettivo dell’80% della popolazione over12, procede spedita la somministrazione della terza dose alle categorie più a rischio.

Lo scorso 6 agosto, alla presentazione del decreto legge 111 (sulle misure per scuole e trasporti), il ministro aveva indicato la necessità di una quarantena, in presenza di un caso di positività a scuola, di 10 giorni per i non vaccinati, ridotti a 7 giorni per i vaccinati. Una regola che ha portato molte classi in Didattica a distanza (Dad) sin dalle prime settimane dell’anno scolastico. I dati diffusi ieri, per esempio, dall’Ats Città di Milano mostrano che al 3 ottobre nelle province di Milano e di Lodi erano isolate 86 classi e un totale di 2.072 persone. Alcune Regioni si stanno muovendo per evitare troppe quarantene: ieri in Valle d’Aosta è stato adottato – se si riscontra una positività a scuola – un protocollo sperimentale per eseguire test molecolari su saliva, mettendo in quarantena la classe solo al presentarsi di un secondo caso positivo. An- che in Umbria, anziché l’immediata quarantena della classe, si procederà all’individuazione dei contatti stretti da sottoporre a tampone. Solo nei casi di ulteriori positività si procederà alla quarantena. Di fronte a una situazione a macchia di leopardo, il ministro Bianchi ha ieri risposto al question time alla Camera: «È già stato convocato ed è operativo un tavolo tecnico Iss, ministero della Salute, dell’Istruzione e struttura commissariale per arrivare a un protocollo condiviso per disciplinare la quarantena nelle scuole e giungere a linee comuni su tutto il territorio nazionale».

Dal quarto report del gruppo di lavoro “Sorveglianza vaccini Covid-19” dell’Istituto superiore di sanità (Iss) e ministero della Salute viene la conferma della protezione che la vaccinazione mantiene nella popolazione generale a sette mesi dalla seconda dose di un vaccino a mRna. «Non si osserva – scrivono gli esperti – una riduzione significativa di efficacia in termini di protezione dall’infezione (sintomatica o asintomatica) che rimane dell’89%. Anche contro il ricovero e il decesso la protezione resta elevata (96% e 99%) a sei mesi dalla seconda dose». Diverso il caso delle persone immunocompromesse, nelle quali «si osserva una riduzione del-l’effetto protettivo verso l’infezione a partire da 28 giorni dopo la seconda dose», in misura differente per la diversità delle patologie. E passare dalla variante Alfa alla Delta ha comportato una netta riduzione dell’efficacia rispetto all’infezione (dall’84,8% al 67,1%) ma non altrettanto contro i ricoveri (dal 91,7% all’88,7%).

Intanto il 79,53% della popolazione over12 (quasi di 43 milioni di persone) ha completato il ciclo vaccinale e 200.466 sono le terze dosi sommini-strate. Il bollettino quotidiano segnalava ieri 3.235 casi e 39 decessi. In calo la pressione sul sistema sanitario: sono diminuiti i ricoverati sia nei reparti ordinari (-96) sia nelle terapie intensive (-18). Gli attuali positivi sono tornati sotto i 90mila: non succedeva dal 31 luglio scorso.

Enrico Negrotti

Avvenire, 7 ottobre 2021