È la Regione con il record negativo di abbandoni scolastici, ben il 24%, quasi uno studente su quattro, dato in crescita di 14 punti rispetto agli anni scorsi e di dieci superiore alla media italiana del 13,8%. Letta con i “numeri” del ministero dell’Istruzione, la situazione siciliana è ben più che allarmante, sul versante della dispersione scolastica. Da qui la necessità di interventi urgenti e massicci che, ancora una volta, vedono la Chiesa locale in prima linea.
Proprio per affrontare un problema ormai endemico, alla Sicilia è andato il finanziamento più grosso nell’ambito dei progetti approvati da “Con i Bambini”. L’impresa sociale che mette in campo programmi del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, ha assegnato, infatti, poco meno di 900mila euro al progetto “ The Youth City Factory”, di cui è capofila la Diocesi di Piazza Armerina, in partenariato con associazioni, parrocchie, enti - una ventina in tutto - che operano nel territorio tra Gela, Niscemi e Butera, comuni in provincia di Caltanissetta.
Si tratta del “Bando Adolescenza”, il secondo vinto dalla rete nissena, dopo quello “Infanzia”, rivolto alle organizzazioni del Terzo settore e al mondo della scuola. «Grazie a questo finanziamento promuoviamo e stimoliamo la prevenzione ed il contrasto dei fenomeni di dispersione e abbandono scolastici di adolescenti», spiega Enzo Madonia (Mo.V.I. Gela) nel team di progetto assieme all’esperto di fondi europei Tonino Collura, Giuseppe Pizzillo assistente tecnico della Pubblica amministrazione e l’architetto Angelo Cannizzaro.
I progetti dovranno, da un lato, promuovere percorsi formativi individualizzati, complementari a quelli tradizionali, dall’altro coinvolgere anche i gruppi classe «dentro e fuori la scuola» con percorsi didattici di 30 ore ciascuno, che puntano a sviluppare nuove abilità nei partecipanti, in un vasto campo di discipline, dalla comunicazione digitale allo spettacolo.
«È necessario favorire il riavvicinamento dei giovani che hanno abbandonato gli studi o che presentano forti rischi di dispersione – aggiunge il vescovo Rosario Gisana – per sviluppare e rafforzare le competenze sociali, relazionali, sportive, artistico-ricreative, scientifico- tecnologiche, economiche e di cittadinanza attiva». Nascerà così lo “Youth Centre”, un centro polifunzionale d’incontro, intrattenimento, sperimentazione e realizzazione di attività sul piano educativo, ludico e culturale che offrirà agli adolescenti la possibilità di «interagire con volontari provenienti da tutta Europa, garantendo sostenibilità e continuità», spiega Collura. «Il network europeo di Youth Centre li avvicinerà quindi alla mobilità positiva».
Ed ancora un “Laboratorio permanente delle Città e del Paesaggio” dedicato all’apprendimento dei processi di trasformazione sociale e urbana del paesaggio ed un percorso di partecipazione ed educazione alla legalità. Previste l’adozione e la gestione temporanea di alcuni spazi pubblici, tra cui il Parco Archeologico delle Mura di Caposoprano a Gela e la Riserva Naturale orientata della Sughereta a Niscemi.
Andrea Cassisi
Avvenire, 31 marzo 2018