UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Perugia, il Papa scrive all’Università

Una lettera del Pontefice al cardinale Gualtiero Bassetti per i 700 anni della Facoltà di medicina fondata da Giovanni XXII
22 Febbraio 2021

Esprime il suo personale «apprezzamento» per «la generosa e assidua opera profusa nell’attuale emergenza sanitaria» e incoraggia «a proseguire nella testimonianza della solidarietà, dell’amore al prossimo e delle altre virtù umane e cristiane». Papa Francesco “celebra” i settecento anni della Facoltà di medicina dell’Università di Perugia e invia al cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei e arcivescovo di Perugia- Città della Pieve, una lettera per l’occasione. Nel testo si manifesta il «compiacimento per la preziosa attività svolta in tanti anni di competente e amorevole dedicazione nella ricerca, nella formazione come pure nella cura dei malati». E si invita a un «rinnovato impegno professionale nella consapevolezza dell’ispirazione cristiana che ha caratterizzato la fondazione» dell’istituzione accademica.

Perché, come ricorda Bassetti nel suo saluto durante la cerimonia dell’anniversario, si evoca «come atto fondativo la bolla del 18 febbraio 1321 in cui papa Giovanni XXII, dichiarando di voler favorire ulteriormente lo Studium generale di Perugia, stabilisce che esso abbia facoltà di rilasciare ai meritevoli la docendi licentia in medicina e arti liberali. E ne affida l’esecuzione al vescovo che all’epoca era il domenicano lucchese Francesco Poggi». Il cardinale sottolinea come siano collegate la nascita «dell’ospedale di Santa Maria della Misericordia, tradizionalmente ascritta al 1305, e quella della nostra prestigiosa Università nel 1308». Tutto ciò dice che «la carità e l’istruzione sono due pilastri del convivere civile», aggiunge. E, riferendosi al Covid, chiarisce: «Quando si cresce insieme, sforzandosi di entrare in dialogo e collaborando al bene comune, anche i nemici esterni vengono vinti». Da qui il richiamo: «La storia ci insegna che anche la lotta alle pandemie si è sempre affrontata meglio con la forza della coesione tra le istituzioni».

Bassetti sceglie l’Università per iniziare la Quaresima e presiedere la Messa del Mercoledì delle Ceneri. Lo fa nella chiesa dell’ateneo nello storico complesso del Rettorato, un tempo monastero olivetano concesso da papa Pio VII all’università. «Siamo deboli e fragili – osserva nell’omelia –. E queste fragilità le stiamo sperimentando anche nella nostra comunità nazionale e internazionale a causa del coronavirus». Poi avverte: «Accettando le regole che ci vengono richieste, anche quando dobbiamo privarci di ogni gesto di affetto, di amicizia nei confronti degli altri, mettiamo in pratica un cammino di ascesi. E se questo lo facciamo per il rispetto della salute e per la solidarietà verso tutti, diventa un atto di grande carità». (G.Gamb.)

Avvenire, 20 febbraio 2021

Per approfondire: https://www.unitinellasperanza.it/2021/02/19/il-card-bassetti-nella-chiesa-delluniversita-il-cristiano-ha-sempre-motivo-per-restare-in-piedi-anche-se-ce-la-pandemia/