Per il secondo anno consecutivo la diocesi propone il ciclo di incontri in Duomo “Basilica e agorà”. Uno spazio aperto, un cantiere di idee, cultura, valori per tracciare un cammino comune – un sinodo – e un dialogo costruttivo tra Chiesa e società civile, chiamate ad affrontare oggi le comuni sfide della contemporaneità.
Al cuore dell’edizione di quest’anno sarà il tema educativo già evocato e sottolineato nel messaggio alla città del vescovo per la festa patronale di S. Ilario. Quei cerchi concentrici della responsabilità educativa che Solmi richiama a sostegno delle famiglie vengono chiamati a proporsi, a raccontarsi e a impegnarsi reciprocamente sotto le volte della nostra cattedrale.
Nella società contemporanea i codici culturali e comunicativi evolvono a velocità accelerata, e le distanze tra generazioni paiono farsi sempre più ampie. Se infatti una divergenza nello sguardo sul mondo, sulla fede, sulla vita, sulle relazioni è fisiologico nella dinamica tra generazioni, tale divergenza deve essere sempre accompagnata dalla comprensione e dall’accoglienza dell’altro. Un diverso sguardo sul mondo, così come un diverso modo di raccontarlo fanno più bella e più profonda la nostra cultura.
Ma oggi gli sguardi si fanno molto superficiali, assenti, non sanno dove fissare il proprio interesse, non sanno a chi o a cosa guardare con fiducia, e i codici comunicativi di molte persone si fanno sempre più poveri, scivolando in una tavolozza di silenzi che vanno dal mutismo degli anziani, che non trovano con chi parlare, al silenzio rassegnato di chi pensa di non aver nulla da dire, al silenzio di tanti giovani che si sono troppo presto arresi. Educare il cuore ed educare i sentimenti. Questo il tema che “Basilica e Agorà” si è data raccogliendo l’invito del vescovo.
La rassegna sarà inaugurata il 12 marzo alle 21 con la presenza straordinaria del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin. La sua esperienza e il suo ruolo nella Chiesa universale ci offriranno un punto di vista autorevole sul momento che il mondo attraversa, ma anche ragioni per continuare a coltivare la speranza. La serata è specialmente dedicata ai giovani, su cui le ricadute del clima storico possono risultare pesanti. Per questo il titolo scelto da Parolin è “Egli è la nostra pace”: per quanto bui possano essere i tempi non si deve mai rinunciare a costruire la pace attraverso il dialogo.
Venerdì 5 aprile alle 21 Domenico Simeone, professore ordinario di Pedagogia generale e sociale all’Università Cattolica di Milano, affronterà il tema dell’educazione affettiva dei giovani. Venerdì 19 aprile alle 21 Paola Bignardi, pedagogista, ricercatrice e per diversi anni coordinatrice dell’Osservatorio giovani dell’Istituto Toniolo, dialogherà con alcuni membri della Fuci sulle “Metamorfosi del credere”.
Venerdì 24 maggio alle 21 Alberto Triola, che ha recentemente terminato il suo mandato di sovrintendente e direttore artistico della Fondazione Toscanini, parlerà del potenziale educativo dell’arte, con particolare riferimento alle esperienze di avvicinamento dei giovani alla fruizione dell’arte e all’espressione artistica.
L’ultimo incontro si terrà all’Abbazia di Fontevivo venerdì 7 giugno alle 17.30. L’appuntamento, dedicato alla patristica, proporrà brani del commento di san Girolamo al libro del Qohelet illustrati da don Sincero Mantelli. Anna Mancini al flauto e don Lorenzo Montenz all’arpa eseguiranno alcuni intermezzi.
Lorenzo Montenz
Vita Nuova, 25 febbraio 2024