Un gruppo di genitori che per impedire la chiusura della scuola dei loro figli decide di associarsi e assumerne la gestione. Un altro gruppetto di mamme e papà che creano un percorso scolastico nuovo per dare ai loro bambini una scuola che li ponga al centro. Ci sono anche questi casi nel panorama della scuola paritaria che affronta mille difficoltà.
Il primo caso a Casale Monferrato dove i genitori dell’Istituto Sacro Cuore (dalla materna alle medie) davanti all’annuncio delle suore di Maria Ausiliatrice sull’impossibilità di continuare il loro servizio, intraprendono un cammino che li ha portati alla piena gestione dell’istituto dallo scorso anno. «Siamo partiti per da un bisogno personale – racconta Sanzio Evangelisti –, ma alla fine pur tra molte difficoltà ci siamo appassionati a questa avventura. È diventata la nostra missione». Nessuna pazzia, precisa, ma «la consapevolezza dell’importanza della presenza nel territorio di questa esperienza ». E così i primi segnali positivi sembrano all’orizzonte con un leggero aumento di iscrizioni. «Le suore hanno mantenuto una loro comunità nell’istituto e questo ci permette di garantire la continuità del carisma » aggiunge Evangelisti.
La seconda esperienza sta nascendo a Busca, un comune in provincia di Cuneo. Una «scuola parentale – spiega Milena Ribero, la promotrice del progetto scuola Skholè – per ora, ma speriamo di costituirci in scuola non paritaria prima e infine come paritaria nel corso del tempo». Una scuola che parte da un modello pedagogico «non direttivo, quasi in stile montessoriano, ma non solo» racconta Ribero. La partenza di questa esperienza scolastica è «resa possibile dalla concessione da parte della Croce Rossa locale di un luogo in cui 'fare' scuola». Un punto di passaggio in attesa che si riesca a riqualificare la canonica di Castelletto di Busca, messa a disposizione dal parroco don Bruna, con l’assenso della diocesi di Saluzzo. «Vogliamo offrire ai nostri figli un percorso didattico che stimoli la loro voglia di apprendere e permetta loro di scoprire i valori ». Il tutto partendo dall’esperienza «e non dall’imposizione di un libro». Un progetto preparato in anni di studio e dialogo con esperti e pedagogisti. «A gennaio abbiamo trovato anche il maestro 'accompagnatore' Michele Tomai». Tutto pronto per partire.
Enrico Lenzi
Avvenire, 25 ottobre 2017