UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Mons. Giulietti: “un anno pieno di medaglie”

L’augurio dell’arcivescovo di Lucca agli studenti: “riattivare la speranza”, per un mondo capace di superare le contraddizioni
30 Settembre 2024

Pubblichiamo un estratto del messaggio agli studenti inviato da mons. Paolo Giulietti, arcivescovo di Lucca.

Cari amici e care amiche,

l’estate appena trascorsa fornisce molti spunti per l’avvio di questo nuovo anno scolastico: ci sono stati tristi episodi di cronaca che hanno acceso il dibattito sul disagio adolescenziale; alcune esaltanti imprese sportive hanno non solo suscitato una riflessione sulla cittadinanza, ma hanno posto l’accento sulle energie positive di tanti giovani, che hanno dato lustro al nostro Paese con i loro successi nelle competizioni olimpiche.

Mi sembra che quest’ultima esperienza vada valorizzata e proposta come bene augurante esempio per tutto il mondo della scuola, soprattutto per quello che riguarda gli atleti paralimipici.

A ben vedere, la scuola dovrebbe fare questo: aiutare bambini, ragazzi e giovani a tirare fuori il meglio di sé, proprio a partire dalla constatazione che nessuno è perfetto e che tutti hanno dei limiti con cui fare i conti.

Quello che serve è non smettere di sperare. Ogni limitazione può indurre a lasciar perdere, a lasciarsi cadere le braccia, perché “ormai non c’è più niente da fare”. Chi sa sperare, invece, vede sempre qualche spiraglio positivo, una possibilità residua e forse una strada inedita, che apre prospettive mai prima intuite. Molti degli atleti paralimpici, forse, non avrebbero vinto medaglie se fossero rimasti “normodotati”; magari non avrebbero neppure praticato uno sport! Questa è il meraviglioso effetto della speranza: nonostante tutto, guardare al domani con ottimismo e impegnarsi a fondo per fare del proprio meglio.

Il Giubileo che si aprirà a Natale ci invita a “riattivare la speranza”, per un mondo davvero capace di superare le tante contraddizioni di cui soprattutto i poveri fanno le spese. Tra di essi Papa Francesco, nella Bolla di indizione Spes non confundit, annovera anche le nuove generazioni. Scrive: “È triste vedere giovani privi di speranza; d’altronde, quando il futuro è incerto e impermeabile ai sogni, quando lo studio non offre sbocchi e la mancanza di un lavoro o di un’occupazione sufficientemente stabile rischiano di azzerare i desideri, è inevitabile che il presente sia vissuto nella malinconia e nella noia.

Chiedo e auguro alle scuole di ispirazione cristiana, che saluto con particolare simpatia, di essere in prima linea nell’ispirare alla speranza la propria opera educativa, aiutando gli studenti, le famiglie e il proprio personale ad accogliere con realismo e serenità i limiti propri e altrui, affinché ciascuno possa viverli come stimolo a fare sempre del proprio meglio. So che molti genitori apprezzano particolarmente questa attitudine a non scartare niente e nessuno, mettendo il massimo impegno a far crescere tutti secondo le proprie possibilità.

Auguro infine un anno pieno di “medaglie”, come frutto della fiducia e dell’impegno di ciascuno. Affido tutti all’intercessione della nuova santa lucchese, Elena Guerra, zelatrice dello Spirito santo, sorgente di ogni buona speranza.

Lucca, 16 settembre 2024, Primo giorno di scuola

+ Paolo Giulietti

In allegato il testo integrale.