Una Milano sempre più centrale nel sistema dell’istruzione terziaria lombarda e nazionale, che vanta diversi record: dal numero di atenei e istituti di alta formazione artistica e musicale al totale degli iscritti, per una concentrazione di studenti universitari pari all’intera Irlanda. Ma anche un mondo che mostra segni di staticità ancor più evidenti a partire dalla pandemia. Un quadro composito, che si inserisce in uno scenario sempre più complesso tra calo demografico, caro affitti e ascesa del-le università telematiche.
Sono alcuni spunti offerti dal primo Rapporto dell’osservatorio Mheo (“Milan Higher Education Observatory”), presentato ieri in Statale. Realizzato in collaborazione di Cineca e Deloitte, il rapporto è basato sull’analisi di diverse categorie di dati di vari settori. L’obiettivo, come spiega Matteo Turri, professore alla Statale e responsabile scientifico dell’indagine, «è analizzare e interpretare in modo nuovo le basi di dati per incrementare la conoscenza del sistema di istruzione terziaria e la capacità sociale e politica di intervento per proporre una lettura in grado di interpretare i cambiamenti sul territorio».
Analizzando i dati, in Lombardia ci sono ben 65 istituti di istruzione terziaria, di cui 15 università, 26 Afam (istituti di alta formazione artistica) e 24 Its (Istituti tecnici superiori) academy. Nell’anno accademico 2021/2022 gli iscritti alle università lombarde erano 321.768, di cui 211.759 negli atenei milanesi. Sempre nello scorso anno accademico gli atenei milanesi contavano 39.299 immatricolati, circa il 64% di quelli lombardi (61.306) dove si laureavano 50.966 studenti, mentre gli altri atenei lombardi 23.134. Sul totale regionale, le università di Milano hanno laureato quindi circa il 70% dei laureati in regione e il 13,7% sul totale nazionale, rendendo Milano la prima città universitaria in Italia.
Il capoluogo lombardo, inoltre, è di gran lunga primo in Italia per studenti Afam e la sua capacità di attrazione in queste materie è elevata: il 36% degli studenti proviene da fuori regione e il 25,6% non è italiano. E ben il 24% degli studenti italiani di Its academy, il segmento professionalizzante della istruzione terziaria, studiano in Lombardia: si tratta nel complesso di 5.126 studenti, dei quali 1.443 a Milano e 3.683 nelle altre province lombarde. A Milano viene erogato il 7% dell’intera offerta formativa universitaria nazionale. Aggiungendo i corsi erogati in Lombardia, si arriva a circa il 13,4% dell’offerta didattica complessiva italiana.
Il report evidenzia infine la forte crescita delle università telematiche, un fenomeno che ha avuto un’accelerata dalla pandemia. Le prime quattro università per immatricolati nell’a.a. 2021/2022 sono Statale, Cattolica, PoliMi ed e-Campus. Si tratta di una tendenza presente in tutta Italia: addirittura, per quanto attiene il numero dei laureati e il numero degli iscritti alle lauree magistrali, c’è già stato il sorpasso delle telematiche sulle non statali. Analizzando più nel dettaglio le “quote di mercato” di ciascun ateneo lombardo, si notano andamenti piuttosto statici con la solo eccezione di e-Campus che invece presenta un incremento importante, capitalizzando la crescente propensione per la didattica telematica specie nelle lauree magistrali.
Daniele Agrati
Avvenire, 27 maggio 2023