UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Memoriale Shoah, mille studenti al giorno

Visite record in questo luogo simbolo delle persecuzioni nazifasciste in città, dove a breve sarà aperta una mostra sul Giardino dei Giusti
8 Febbraio 2023

Dall’inizio dell’anno il Memoriale della Shoah dietro alla Stazione Centrale sta registrando un vero e proprio boom di presenze, con una media di quasi mille studenti al giorno in visita. Lo ha detto il presidente Roberto Jarach, introducendo la presentazione del volume Wagner antisemita di Jean Jacques Nuttiez.

«Siamo entrati in una fase di sviluppo di accesso e visite al memoriale» ha raccontato Jarach, spiegando che il luogo della memoria ha avuto una maggiore visibilità nelle ultime settimane soprattutto per via del Giorno della memoria (27 gennaio) e dell’anniversario della partenza della senatrice Liliana Segre per il lager. Anche grazie alle tante attività che lo hanno promosso, il Memoriale conta di registrare 60mila visite di studenti nel corso di quest’anno scolastico (in grosso aumento rispetto all’ultimo dato pre pandemia del 2019, quando gli studenti erano stati 42mila).

Tra le prossime iniziative, il Memoriale ospiterà dal 20 febbraio una mostra fotografica per i 20 anni di apertura del Giardino dei Giusti sul Monte Stella. Ispirato dallo Yad Vashem di Gerusalemme, è diventato ben presto un punto di incontro per attività culturali, concerti e incontri con le scuole legati ai diritti umani e alla responsabilità individuale.

Attraverso foto d’autore, installazioni video e infografiche, la mostra ripercorrerà i primi 20 anni del Giardino e lo stretto rapporto con la memoria storica della città: il Monte Stella che ospita il Giardino, nel quartiere QT8, sorge infatti su una collinetta artificiale formata dall’accumulo di macerie provocate dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale. Il progetto si deve all’architetto Pietro Bottoni che lo dedicò alla moglie Elsa Stella, da cui la collinetta prende il nome.

Andrea D’Agostino

Avvenire Milano, 8 febbraio 2023