UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Lombardia, un’app per scegliere la scuola superiore più adatta

L’applicazione, destinata agli istituti tecnici e professionali, servirà anche ad entrare in contatto con le aziende
12 Gennaio 2024

Aria nuova per gli istituti professionali e tecnici della Lombardia che, in virtù della sua rete formativa all’avanguardia composta da scuole tecniche, di istruzione e formazione professionale e Its, è stata scelta per sperimentare nel prossimo anno la riforma studiata dal ministero che permetterà di diplomarsi in 4 anni anziché in 5. I diplomati potranno poi accedere alle scuole di alta specializzazione Its (istituti tecnologici superiori) che entreranno nel sistema di istruzione superiore anche in forza dei loro 65mila allievi, di cui il 90% trova lavoro in 6 mesi. Simona Tironi, assessore all’Istruzione di Regione Lombardia (che gestisce l’istruzione e formazione professionale e gli Its) sottolinea: «Vogliamo dare maggiori opportunità ai nostri giovani e un più adeguato indirizzo ai loro talenti puntando allo stesso tempo a ridurre il divario tra l’offerta formativa e le reali necessità delle imprese». A questo proposito entro gennaio Regione Lombardia assieme all’Ufficio scolastico regionale lancerà un’app di orientamento per i ragazzi che li aiuterà a riconoscere le proprie capacità e aspirazioni e indicherà le imprese vicine che operano nel campo da loro scelto. I ragazzi potranno così prenotare una visita con i genitori e incontrare i giovani che vi lavorano proprio dopo aver frequentato una delle scuole tecniche o professionali.

L’adesione degli istituti al nuovo corso indicato dal Miur (Ministero dell’istruzione università e ricerca) è volontaria e dato che la riforma è ancora in via di definizione per ora molti aspettano a rispondere all’appello il cui termine è fissato a metà gennaio. Restano quindi in stand by il Vespucci, il Kandinsky, l’Ettore Conti, il Cattaneo, il Molinari, il Martelli, il Caravaggio, il Lagrange e il Pareto. Il Maxwell ha aderito a una rete creata dal Locatelli di Bergamo per valutare se la sperimentazione darà risultati positivi. Pronto per il nuovo corso invece il Galileo Galilei Luxemburg mentre si attendono le decisioni delle scuole paritarie. Un caso a parte quello del Carlo Porta che ha aderito ma, secondo i sindacati Flc Cgil, Uil e Snals, con una «decisione unilaterale» della preside che non avrebbe tenuto conto del parere contrario del collegio docenti. I sindacati annunciano quindi ora di voler impugnare il provvedimento. Per la Cgil la riforma introdurrebbe poi di fatto un apprendistato non retribuito. «Alla formazione professionale spesso i ragazzi arrivano dopo una bocciatura e con questa sperimentazione e altri progetti simili faremo di tutto perché non sia più una seconda scelta ma una decisione convinta» ha ribadito l’assessore Tironi, concludendo: «Oggi la richiesta che ci fanno le imprese è di aiutarle a trovare giovani o già formati in grado di cominciare subito a lavorare».

Monica Lucioni

Avvenire Milano, 10 gennaio 2024