UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Le ragazze fanno fatica in matematica: divario con i maschi più alto al mondo

Secondo il rapporto Ocse-Pisa 2022, realizzato su un campione di 10mila quindicenni, la distanza è di 21 punti, più del doppio della media internazionale
12 Dicembre 2023

Per la prima volta le competenze in matematica degli studenti italiani raggiungono la media internazionale, ma aumenta il divario di apprendimenti tra maschi e femmine, ora il più alto al mondo. E anche la distanza tra Nord, Centro e Sud è in progressiva espansione. Le buone notizie si mischiano a quelle cattive, nell’indagine Ocse Pisa 2022, i cui risultati sono stati resi noti ieri dall’Invalsi. Il rapporto è stato realizzato su un campione di 690mila studenti, in rappresentanza di circa 29 milioni di quindicenni nel mondo. In Italia il campione era di 10.552 studenti (51% femmine, 49% maschi), rappresentativi di una popolazione di circa 490mila studenti quindicenni su tutto il territorio nazionale. L’ambito principale dello studio è stata la matematica, con lettura e literacy scientifica come ambiti secondari.

Complessivamente, i quindicenni italiani in matematica realizzano 471 punti, sostanzialmente in linea con i 472 della media Ocse. Inoltre, il 70% degli studenti italiani raggiunge il livello base di competenza, superiore alla media Ocse del 69%. Un buon risultato che, comunque, ci separa ancora abbondantemente dal 92% di Singapore e Macao, dall’88% del Giappone e dall’85% di Taipei. Davanti a noi, in Europa, anche Estonia (85%), Svizzera (80%), Polonia (77%), Slovenia (75%) e Austria (74%).

Nonostante il buon piazzamento complessivo, l’Italia della matematica sconta ancora importanti divari territoriali. Se, infatti, mediamente il 70% dei quindicenni raggiunge il livello base di competenza, a Nord Ovest e Nord Est arrivano all’82%, al Centro al 72%, mentre al Sud e Isole si fermano al 57% e al Sud al 54%.

Le noti dolenti non finiscono qui. A preoccupare è la distanza tra gli apprendimenti in matematica dei ragazzi e delle ragazze. Pisa 2022 ha misurato il divario in 21 punti, a vantaggio dei maschi: il dato più alto al mondo. Nessuno tra gli 81 Paesi che hanno partecipato all’indagine (37 appartenenti all’Ocse e 44 Paesi ed economie partner), ha infatti un divario di genere così ampio in matematica. La media Ocse è 9 punti, meno della metà. Dietro di noi ci sono Austria, Cile e Perù, dove la distanza è comunque sotto i 20 punti. E, a dimostrazione che non è (solo) una questione di genere, ci sono Paesi, come la Finlandia (e altri 16), dove le studentesse superano i colleghi maschi proprio in matematica. Che la distanza tra maschi e femmine in matematica non sia una buona notizia per la scuola, ma anche per il Paese, in generale, lo dice la definizione che ne dà l’Ocse.

«La matematica – si legge nell’indagine – è la capacità di ragionare matematicamente e di formulare, utilizzare e interpretare la matematica per risolvere problemi in una varietà di contesti reali. Essa – prosegue la definizione dell’Ocse – comprende concetti, procedure, fatti e strumenti per descrivere, spiegare e prevedere i fenomeni. Aiuta gli individui a prendere decisioni e giudizi fondati e a diventare cittadini del XXI secolo costruttivi, impegnati e riflessivi». Insomma, la competenza in matematica, dice l’Ocse, può fare la differenza tra chi è messo nelle condizioni di partecipare attivamente alla costruzione della società e chi rischia, invece, di restare ai margini. E l’Italia non può certo permettersi di perdere il contributo di una fetta tanto importante di popolazione.

Paolo Ferrario

Avvenire, 6 dicembre 2023

(foto Ansa)