UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Le piccole scuole, valore per territori fragili

Primo rapporto dell’Indire su un’istituzione diffusa da Nord a Sud
30 Marzo 2021

Non esiste una legge che le definisca nè un archivio che permetta di identificarle. Eppure, si trovano dappertutto: nei comuni di montagna e nelle isole, in luoghi remoti e isolati ma anche nei centri urbani, nei paesi di cintura e nelle zone marginali fra città e campagna. Sono le “piccole scuole”, istituzioni molto diffuse sull’intero territorio nazionale di cui, per la prima volta, è stata scattata un’immagine d’insieme. Il quadro completo è contenuto nel rapporto “Piccole scuole in Italia: identificazione, mappatura e analisi dei territori”, frutto del lavoro svolto dal gruppo di ricerca Indire sulla “Innovazione metodologica e organizzativa nelle scuole piccole”, nell’ambito del Programma operativo nazionale per la scuola.

In Italia, le piccole scuole sono 8.848, di cui 7.204 primarie e 1.644 secondarie di primo grado. Rappresentano oltre il 45% delle scuole elementari italiane e oltre il 21% delle scuole medie. Inoltre, con 518.982 scolari, le piccole scuole primarie accolgono il 20,6% (più di uno su cinque) di tutti gli alunni di scuola primaria, mentre per quanto riguarda le medie, il numero di studenti delle piccole scuole e di 72.700, pari al 4,5% del totale.

«Le piccole scuole sono un fenomeno “consistente” e “complesso”», si legge nel rapporto dell’Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa. Una realtà «rappresentativa di una parte importante dell’intera popolazione scolastica italiana», che appare «stabile nel tempo e probabilmente in aumento nel prossimo futuro», confermandosi un «fenomeno costitutivo della scuola italiana » e un punto di riferimento «per le comunità dei luoghi fragili sia dal punto di vista culturale che socioeconomico».

A livello territoriale, le regioni dove si registra un maggior numero di piccole scuole sono Campania, Lombardia e Piemonte, che da sole includono circa il 30% delle piccole scuole primarie, mentre per quanto riguarda le piccole scuole secondarie di primo grado, si riscontra una maggior numerosità in Calabria, Campania e Sardegna che includono complessivamente il 35% del totale. «Aggregando per aree geografiche – si legge nel rapporto dell’Indire – emerge come le piccole scuole primarie abbiano un’incidenza simile nel Nord (44,1%), nel Centro (43,2%) e nel Sud Italia (47,1%); mentre l’incidenza delle piccole scuole secondarie di primo grado è nettamente più marcata al Sud (31%), rispetto a Centro (19,9%) e Nord (13,1%)».

Un fenomeno tipico delle piccole scuole è, infine, quello delle pluriclassi, cioè di classi composte da alunni iscritti ad anni di corso diversi. I plessi con una o più pluriclassi sono 1.460; essi rappresentano il 16,5% del totale delle piccole scuole, per 28.919 studenti complessivi coinvolti. Il fenomeno riguarda prevalentemente le scuole primarie: sono infatti 1.265 quelle che hanno almeno una pluriclasse contro 195 scuole medie.

Paolo Ferrario

Avvenire, 26 marzo 2021