UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

L’ateneo salesiano è un’Università “Laudato si’”

L’Università Pontificia Salesiana avvia un piano di sostenibilità ambientale. Il rettore Bozzolo: è una sfida ambientale e soprattutto educativa
30 Novembre 2021

A poche settimane dalla COP26, l’Università Pontificia Salesiana avvia ufficialmente un piano di efficientamento energetico dell’intero campus universitario, presentato il 22 novembre scorso nell’aula Paolo VI dell’Università. Presenti anche alcuni rappresentanti della Global Power Service, la società che si occuperà di attuare il progetto di sostenibilità ambientale.

“La questione ambientale costituisce oggi un’emergenza sociale e una grande sfida educativa – ha commentato il Rettore don Andrea Bozzolo – e l’Università Pontificia Salesiana, che fa già parte della Rete delle Università Sostenibili, intende dare il proprio contributo alla cura del creato con progetti strutturali e con proposte formative. Per questo abbiamo avviato un progetto che riduca i consumi e valorizzi le fonti rinnovabili. Abbiamo anche scelto di aderire alla Piattaforma di Iniziative Laudato Si’, voluta da papa Francesco per promuovere i valori dell’ecologia integrale. Diventando una Università Laudato Si’ vogliamo prestare ascolto al grido della Terra e dei poveri, ispirare nuovi stili di vita e favorire una visione del creato come dono di Dio. I giovani sono molto sensibili al tema ambientale e l’Università Pontificia Salesiana vuole camminare con loro per tradurre nei fatti il desiderio di un nuovo rapporto con la creazione, attraverso cui Dio ci parla di Sé”.

L’Università installerà un sistema di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia pulita e sostituirà le attuali 6 centrali termiche con apparecchiature di nuova generazione, meno inquinanti e più efficienti dal punto di vista energetico. “Con il nuovo progetto – afferma don Renzo Barduca, Amministratore del campus – l’Università Salesiana risparmierà all’ambiente 230 tonnellate di emissioni di Co2 all’anno, che corrispondono all’impiantazione di 580 nuovi alberi ogni anno. Accanto a questo progetto, la comunità accademica si impegna nella riduzione dell’uso della plastica, dematerializzazione della documentazione cartacea e installazione di postazioni di ricarica dei veicoli elettrici. Tutti questi progetti hanno bisogno di un passaggio fondamentale: la conversione dei comportamenti. Ognuno di noi è chiamato a realizzare l’ecologia della vita quotidiana e a «contagiare» con una nuova mentalità l’ambiente in cui viviamo”.

In allegato il piano dettagliato del progetto.