Il mondo della scuola e dell’associazionismo cattolico piangono la scomparsa della prof.ssa Cesarina Checcacci, spentasi il 26 agosto scorso a Roma all’età di 98 anni.
Nata a Firenze il 26 aprile 1921, laureata in lettere classiche all’Università di Firenze, Cesarina Checcacci ha partecipato con Gesualdo Nosengo alla fondazione dell’UCIIM, divenendo una figura centrale dell’associazionismo cattolico, vissuto con una forte impronta personalistica e comunitaria. Insegnante nella scuola media, di questa associazione è stata, con Nosengo, segretaria centrale dall’inizio degli anni ’50 al 1968; vicepresidente con Aldo Agazzi fino al 1974 e presidente nazionale, dal 1974 al 1997. Il XX Congresso dell’UCIIM, nel dicembre 2000, l’ha proclamata presidente emerita.
Importante è stato il suo contributo all’introduzione dell’educazione civica (1959, ministro della Pubblica Istruzione Aldo Moro), alla riforma della scuola media (legge n. 1959 del 1962) e a quella della scuola secondaria superiore, come componente autorevole delle più importanti commissioni di studio.
Ha fatto parte del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione dagli anni ’60, poi diventato Consiglio nazionale (CNPI). Ha ricevuto la medaglia d’oro della Pubblica istruzione dal presidente Cossiga (1991) ed è stata nominata Grand’ufficiale della Repubblica dal presidente Scalfaro (1994).
Dell’intensa attività pubblicistica di Cesarina Checcacci restano significative testimonianze, a partire dalle relazioni svolte nei congressi nazionali e nei corsi di aggiornamento per docenti e dirigenti e dai numerosi editoriali pubblicati su “La scuola e l’Uomo”, la rivista dell’UCIIM.
All’indomani del ’68, in un momento difficile per la scuola italiana, scrisse: “La scuola, ossia la possibilità di dialogo fra adulti e giovani, fra gli aspetti validi dell’esperienza culturale trascorsa e l’attesa impaziente del futuro, si salva così, compromettendosi fino in fondo, senza mezze misure e senza ripensamenti egoistici”. È quanto chiedeva anche all’UCIIM: “coordinare tutte queste personali testimonianze, compromettendosi essa stessa sulla frontiera della giustizia e della carità”.
In allegato un profilo di Cesarina Checcacci a firma di Luciano Corradini, che le succedette alla guida dell'UCIIM.