“Per educare, la musica è essenziale. Lo sapevano bene gli antichi e i medievali, che la annoverarono fra le arti liberali, così definite perché libere da occupazioni immediate e tutte rivolte alla formazione della persona. E lo sapevano bene gli umanisti, per i quali l’aggettivo liberale indicava gli studi che possono rendere libero l’uomo. Eppure nella scuola italiana la musica non ha grande rilievo e non ricopre certo un posto principale. È quasi un paradosso che il paese del “bel canto” sia superato da altre nazioni europee, ove la musica è ampiamente vissuta, praticata e conosciuta, e spesso utilmente insegnata per comprendere la storia, la letteratura, l’arte e la filosofia”.
In queste parole del prof. Onorato Grassi, docente di storia della filosofia medioevale alla Lumsa e all’Università Cattolica del Sacro Cuore, sono da ricercare le ragioni che sottostanno alla Summer school su “La musica nella cultura e nella scuola italiana”, promossa dalla stessa Università Cattolica e dall’associazione culturale “Il rischio educativo” con lo specifico intento di avvicinare maggiormente gli insegnanti, i dirigenti scolastici, i giovani studenti universitari che vorranno insegnare, alla cultura e alla sensibilità musicale.
Tra i protagonisti dell'evento, in programma dal 13 al 15 luglio 2018 a Montecarini, ci sarà anche l'ex ministro dell’istruzione Luigi Berlinguer, oggi presidente del Comitato per l’apprendimento della musica.
Nella brochure allegata il programma e le modalità di iscrizione.
Per informazioni: tel. 02 7234 5701 - e-mail: formazione.permanente-mi@unicatt.it; segreteria@ilrischioeducativo.org;