UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

La Bicocca guarda al 2025 con l’obiettivo zero emissioni

L’ateneo, che compirà 25 anni dalla fondazione, sta riqualificando i suoi edifici con sistemi ad energia rinnovabile geotermica e solare
23 Novembre 2022

Sfruttare l’energia geotermica del sottosuolo in combinazione con l’energia fotovoltaica per rendere l’università di Milano Bicocca un campus a zero emissioni. Il piano di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio dell’ateneo è stato presentato ieri dalla rettrice Giovanna Iannantuoni alla cerimonia d’inaugurazione dell’anno accademico 2022/2023, alla presenza delle autorità locali e della comunità accademica, mentre il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha rivolto il suo saluto ai presenti con un intervento in video collegamento.

Il progetto di rigenerazione dell’ateneo partirà dall’edificio U19, in via Boschi di Stefano, destinato alle attività di ricerca e monitoraggio geologico ambientale: qui è prevista la realizzazione di un sistema ad energia rinnovabile geotermica e solare. Lo stesso sistema sarà riprodotto in piazza della Scienza. Per il quadrilatero attorno a cui sorgono gli edifici U1, U2, U3 e U4 si stima che l’utilizzo della geotermia garantirà un risparmio complessivo dell’80%sul costo dell’energia per il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti. Quest’area del campus è pronta a diventare un vero e proprio laboratorio di sostenibilità in cui testare soluzioni innovative su scala reale, replicabili in altre zone della città. Alla base del progetto c’è la realizzazione di un sistema di pozzi per l’estrazione dell'energia geotermica che, in combinazione con la copertura degli edifici con pannelli fotovoltaici, consentirà di ridurre progressivamente la dipendenza energetica da fonti fossili esterne.

L’università Bicocca « prosegue il suo cammino di sostenibilità ecologica e sociale» ha dichiarato la rettrice Iannantuoni, citando anche i numeri positivi dell’ateneo (che nel 2025 compirà 25 anni dalla fondazione): oggi conta più di 37mila studenti, 1.180 docenti e ricercatori con 150mila ore di insegnamento all’anno, 73 corsi di laurea, tre nuovi corsi di dottorato (che arricchiscono l’offerta costituita da 19 corsi in totale), 303 progetti di ricerca attivi per un valore economico di 160 milioni di euro, 144mila metri quadri di campus e alloggi per 600 studenti.

Facendo poi un bilancio dei mesi difficili tra pandemia, crisi geopolitica internazionale ed energetica, la rettrice ha sottolineato come l’ateneo abbia continuato a guardare con fiducia e coraggio al futuro, puntando «sulla formazione del capitale umano e sull’innovazione tecnologica» tanto che oggi la maggioranza degli studenti, pari a oltre l’’82%, «trova lavoro entro un anno dalla laurea, più della media nazionale».

L’ateneo, intanto, ha conquistato un ruolo di primo piano nel Pnrr con 14 progetti finanziati per oltre 113 milioni di euro, ha valorizzato i laboratori congiunti con altre università, enti di ricerca e imprese, e ha mantenuto il suo processo di internazionalizzazione con collaborazioni e infrastrutture come il Centro Marhe alle Maldive.

Avvenire, 23 novembre 2022