UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Insegnamento: la rivoluzione delle scienze cognitive

L’importanza delle neuroscienze applicate all’istruzione
13 Novembre 2023

Pubblichiamo una sintesi dell’intervento tenuto da Bradley Busch, psicologo dell’Università di Oxford, al Collegio San Carlo di Modena per il Learning More Festival.

Le scienze cognitive sono emerse come faro guida nell’istruzione contemporanea, rimodellando il modo in cui affrontiamo l’insegnamento e l’apprendimento. Le loro profonde intuizioni offrono agli educatori una vasta gamma di strumenti e strategie per creare esperienze di apprendimento più coinvolgenti ed efficaci per gli studenti. In un simile scenario, tre elementi intrecciati sembrano essere fondamentali per una potente relazione insegnante-studente: la pratica di recupero, lo studio distribuito nel tempo e la teoria del carico cognitivo. Immaginiamo un’aula in cui gli studenti recuperano attivamente le conoscenze apprese in precedenza.

Questa pratica, che consiste nel rispondere a domande e nel ricordare informazioni, non è solo un esercizio di memoria. Svolge anche un ruolo fondamentale nel liberare lo spazio limitato nella memoria di lavoro. In questo modo, gli studenti possono elaborare nuove informazioni con maggiore facilità, evitando il sovraccarico cognitivo che può interferire con il processo di apprendimento. Inoltre, la pratica del recupero promuove la metacognizione, consentendo agli studenti di valutare la propria comprensione e identificare le aree che necessitano di ulteriore esplorazione. Visualizziamo ora un mondo in cui gli studenti decidono di distribuire le loro sessioni di studio nel tempo, evitando le maratone dell’ultimo giorno. La ricerca supporta costantemente questo approccio. Gli studenti che abbracciano l’apprendimento spaziato nel tempo tendono a ottenere migliori risultati rispetto a chi studia solo all’ultimo momento. Questo metodo si allinea perfettamente con la teoria del carico cognitivo, sottolineando l’importanza delle pause tra le sessioni di apprendimento. Le pause infatti agiscono come una ricarica delle capacità cognitive, reintegrando le risorse della memoria di lavoro e migliorando la capacità di assimilare nuove informazioni senza il rischio di sovraccarico.

Come si può facilmente capire, la nostra limitata capacità di memoria di lavoro contrasta con l’ampia memoria a lungo termine. La teoria del carico cognitivo sottolinea i pericoli di sovraccaricare la memoria di lavoro con informazioni eccessive, che possono ostacolare un agevole consolidamento della conoscenza. Per fortuna, alcune strategie pratiche vengono in nostro aiuto. Ad esempio, nelle fasi iniziali dell’apprendimento di un nuovo argomento, le dimostrazioni passo-passo forniscono un supporto inestimabile. Invece di gravare gli studenti con idee complesse o difficili attività di risoluzione di problemi, degli esempi ben illustrati offrono chiarezza, riducono il carico cognitivo e facilitano il trasferimento di informazioni nella memoria a lungo termine, il tutto dotando gli studenti di competenze essenziali per la risoluzione di problemi. Inoltre, presentare le informazioni simultaneamente in un formato coerente, combinando testo e grafica in un’unica presentazione ad esempio, migliora la concentrazione e migliora l’assorbimento delle informazioni.

La cosa importante da ricordare è che la teoria del carico cognitivo mette in guardia dal fornire agli studenti informazioni ridondanti che occupano la memoria di lavoro. Per evitare tale ridondanza, gli educatori possono incoraggiare gli studenti, per quanto possibile e in modo guidato, ad acquisire ed elaborare da soli nuove informazioni, in modo da consentire loro di selezionare il miglior percorso di apprendimento individuale per un materiale specifico, invece di restare dei destinatari passivi.

In conclusione, le scienze cognitive utilizzano le più recenti e importanti ricerche sulla scienza dell’apprendimento per aiutare a determinare le strategie più efficaci per facilitare il trasferimento delle informazioni dalla memoria di lavoro, dove la capacità è limitata, alla memoria a lungo termine, dove l’immagazzinamento è illimitato. Strategie come quelle descritte ci offrono la strada migliore per farlo.

Bradley Busch

Avvenire, 12 novembre 2023