Riprende la vita accademica e, come ogni anno, sono tantissimi i ragazzi che lasciano famiglia e amici per andare a studiare in un’altra città, spesso lontana centinaia di chilometri. Per loro e per chi invece non ha bisogno di spostarsi perché l’università ce l’ha sotto casa, un vero e proprio 'faro' sono le cappellanie degli atenei, luoghi in cui la Chiesa di fa «vicina di banco», compagna di viaggio, un po’ 'famiglia'.
Qui si promuovono, attraverso gli Uffici diocesani per la pastorale universitaria, una quantità di progetti che si rivolgono sia a chi crede sia a chi è lontano dalla fede. Una risposta concreta alla richiesta di papa Francesco che, parlando del Sinodo del 2018, vuole che i giovani siano protagonisti. Tutti, anche gli «agnostici», coloro che hanno una «fede tiepida» e persino gli atei. «Non bisogna rassegnarsi – aveva detto il Pontefice tempo fa rivolgendosi proprio agli universitari – alla monotonia del vivere quotidiano, ma coltivare progetti di ampio respiro, andare oltre l’ordinario, senza farsi rubare l’entusiasmo giovanile». È questo il filo rosso che guida le iniziative che presentiamo in questa pagina. (D.Pozz. – Avvenire, 18 ottobre 2017)
In allegato le cinque esperienze diocesane presentate nella pagina Giovani di Avvenire: Siena, Venezia, Milano, Rimini e Catanzaro.