UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Il Patto educativo globale entra negli oratori

L’intuizione del Pontefice al centro di una tavola rotonda online promossa dall’Anspi: “Serve un nuovo modello culturale”
1 Febbraio 2021

Il Patto educativo globale caro a papa Francesco farà da bussola agli oratori della Penisola. Oggi, memoria liturgica del santo dei giovani, Giovanni Bosco, l’Anpi – Associazione Nazionale San Paolo Italia che raccoglie 1.800 oratori, con 250mila fra ragazzi e animatori, attivi in tutto il Paese – promuove la tavola rotonda dal titolo “Oratori 2030. Sguardi di futuro, tra realtà e profezia”. Una proposta di formazione in programma il 31 gennaio a partire dalle 20.45 che al tempo del Covid sarà online e che è aperta a chiunque. L’iniziativa intende approfondire il messaggio che il Pontefice ha lanciato attraverso il Patto educativo globale per «ricreare un tessuto di relazioni in favore di un’umanità capace di parlare la lingua della fraternità». Patto che si è reso necessario in un’epoca, spiegano i promotori della tavola rotonda, che «impone un nuovo modello culturale, una pedagogia trasformatrice che risponda a sfide inedite».

Ad animare il dibattito sulla piattaforma Zoom sarà il segretario della Congregazione per l’educazione cattolica, l’arcivescovo Angelo Vincenzo Zani, che ha lavorato all’Instru-mentum laboris e al quale papa Francesco ha affidato l’elaborazione del Patto educativo. Interverranno all’incontro don Claudio Belfiore, direttore dell’Istituto internazionale salesiano, don Michele Falabretti, responsabile del Servizio nazionale per la pastorale giovanile della Cei, don Stefano Guidi, direttore della Fondazione oratori milanesi, e don Luigi Pellegrini, assistente spirituale Anspi, che sull’ultimo numero della rivista associativa notava a proposito del Patto educativo globale come i progetti e i programmi per bambini e ragazzi siano carenti nell’ascolto «dando per scontato di sapere già cosa i nostri giovani comprendono e desiderano e dimenticando che sono già protagonisti della loro vita ». A portare i saluti dell’associazione sarà il presidente nazionale Giuseppe Dessì.

La tavola rotonda è molto attesa in Umbria, una delle regioni dove nell’ultimo quindicennio sono sorti o risorti più di cento oratori, dei quali 89, con un totale di 12.596 tesserati, di cui 5.306 maggiorenni e 7.290 under 18, sono rimasti attivi anche nei mesi della pandemia. «Seguiremo l’incontro che ci offre l’Anspi – commenta don Riccardo Pascolini, responsabile del Coordinamento oratori umbri –. Sarà per noi un’occasione di formazione e non mancheranno gli spunti di riflessione per poi metterli in pratica insieme una volta finita l’emergenza sanitaria. Stiamo vivendo un periodo difficilissimo, soprattutto per le famiglie e per i giovani e il mondo degli oratori è chiamato a fare la sua parte, ad essere tra i protagonisti della ricostruzione sociale post-pandemia. È una sfida alla quale gli oratori si dovranno trovare preparati per ripartire». E conclude: «Vogliamo declinare il Patto educativo globale fra i nostri giovani, gli adulti di domani, nel decennio che si è appena aperto dinanzi a noi con tante incognite non solo dovute alla pandemia».

Riccardo Liguori

Avvenire, 31 gennaio 2021