UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Gli insegnanti di religione riflettono sulla tutela dei minori

Assemblea di inizio anno per i docenti di Irc della diocesi di Brescia. Ghidinelli: un servizio per il bene dei ragazzi
8 Settembre 2023

Nella Diocesi di Brescia gli insegnanti di religione specialisti, in ruolo o con incarico annuale, sono 594 di cui 123 sono in ruolo (assunti a tempo indeterminato nella scuola statale grazie al concorso del 2003). Ad essi, giungendo quindi a circa mille unità, si sommano gli insegnanti titolari di classe o di sezione nelle scuole dell’infanzia (450 nelle scuole Fism) o primaria che, oltre ad altre aree, si occupano anche dell’IRC, una disciplina che negli Istituti bresciani incontra un significativo consenso da parte delle famiglie e degli studenti (circa l’80% gli avvalentisi)

Prima che la scuola abbia inizio, la gran parte di questi docenti si è riunita in Università Cattolica per il tradizionale incontro di formazione che, oltre ad affrontare argomenti relativi all’aggiornamento normativo, si è soffermato sul tema “La cura e la tutela dei minori a scuola”, argomento particolarmente delicato e di estrema attualità esposto dal referente diocesano del Servizio Tutela Minori, don Giorgio Comincioli, e della responsabile del primo ascolto, Adele Ferrari. Tema che rappresenta una parte essenziale del compito dell’insegnante e che intende rafforzare e migliorare la prassi educativa per prevenire e contrastare ogni forma di disagio e di abusi nei piccolissimi come nei soggetti più grandi.

L’idea di fondo di questo incontro, sottolinea Giovanni Ghidinelli, responsabile per l’IRC della Diocesi di Brescia, “è quella di essere docenti formati e preparati per essere di supporto all’interno degli Istituti scolastici per poter far emergere, individuare, accompagnare le diverse situazioni. Da molti anni – dice – abbiamo intrapreso un modello di formazione per gli insegnanti di religione cattolica che consente un doppio riconoscimento professionale: da una parte quello per lo stato; dall’altra quello di essere nella scuola a nome del Vescovo”.

La necessità di un percorso di aggiornamento continuo emerge anche dalle parole di Davide Guarneri, responsabile per la scuola della Diocesi di Brescia. “Ogni anno, quindi, abbiamo due momenti assembleari, moduli formativi e scuole estive, promossi insieme all’Istituto superiore di scienze religiose dell’Università Cattolica di Brescia. Sono proposte sia di tipo teologico sia metodologico didattico. Noi pensiamo che qualificando costantemente i docenti ne abbiano un bene sia la scuola sia l’insegnamento della religione cattolica. Nel corso degli anni, soprattutto alle superiori – conclude Guarneri – abbiamo visto che nella nostra Diocesi c’è una certa crescita di chi sceglie di frequentare le lezioni, anche perché l’insegnante di religione si colloca nella scuola come educatore ed operatore culturale: è innegabile che le religioni siano un fattore di lettura della società e dei fatti, anche contemporanei”.