UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Fra le urgenze che stridono, il grido dei ragazzi

Dall’associazione di presidi DiSal l’invito a “rifondare la speranza” e intercettare la domanda di significato che gli alunni portano a scuola
21 Settembre 2021

“L’anno scolastico è incominciato e molti temi ne agitano l’avvio: le modalità di accesso con il green pass, le nomine dei supplenti, i protocolli sanitari, la situazione delle cattedre, l’impiego delle risorse finanziarie. Sottotraccia, invece, il confronto su come lasciarsi interrogare dalla precarietà dei tempi, su come aiutarsi a stare davanti alle attese formative e culturali dei ragazzi, su quale impronta formativa rilanciare, su come ogni adulto impegnato nel compito educativo è chiamato a giocare le proprie carte, su come aiutarsi a vivere con speranza”.

Inizia così il comunicato diffuso dall’associazione di presidi DiSal in occasione dell’inizio del nuovo anno scolastico, incentrato su due parole: stridori e grido. Il grido “umano dei ragazzi che chiedono di essere guardati, riconosciuti, accompagnati e formati. Un grido che esprime il bisogno - da intercettare - di continuità, di ascolto e comprensione, di appartenenza e di essere introdotti alla scoperta del senso del vivere. Il grido che chiede di incontrare adulti e contesti formativi significativi con i quali essere introdotti al senso della realtà, al gusto del vivere, alla passione per il proprio talento, all’impegno per un mondo sostenibile. Questa è l’urgenza che prioritariamente dovrebbe essere al centro del dibattito e delle preoccupazioni di genitori, docenti ed educatori”.

Come trasformare, allora, questo periodo di incertezze e precarietà in una opportunità per adulti e ragazzi a scuola? “Occorre mettere al centro del confronto e dell’azione – risponde DiSal – non solo le necessarie condizioni per lo svolgimento delle lezioni in presenza ed un corretto funzionamento del sistema scuola, ma anche (e soprattutto) la definizione dei contorni di una proposta educativa e formativa che vinca la passività e la resistenza di consuetudini e burocrazie e che venga aiutata a fiorire e consolidarsi, magari anche con l’assegnazione di risorse umane e gestionali all’altezza della sfida”.

In allegato il testo integrale del comunicato.