UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Fism, “mettere al centro i bambini e la loro educazione”

Al Consiglio nazionale si è parlato di sussidiarietà e solidarietà. Redaelli: le nostre scuole espressione del cattolicesimo sociale
29 Novembre 2021

“Scuole nate per iniziativa delle comunità cristiane locali, espressione del ‘cattolicesimo sociale’ caratterizzato dalla ‘partecipazione viva’ delle persone” che sentivano la scuola come “propria” non nel senso riduttivo di “possesso”, ma quale espressione di “un bene comune”. Queste, si legge in una nota, le scuole che oggi aderiscono alla Fism – Federazione italiana scuole materne. Una realtà presente in tutte le regioni italiane con 9.000 strutture educative, circa 500mila bambini e bambine e 40mila dipendenti.

“Il riferimento all’ispirazione cristiana di queste realtà – ha detto il nuovo responsabile per l’area pedagogica Bruno Forte – non può tradursi in un rimando vago o generico, ma piuttosto impegna a renderci docili allo Spirito che parla mediante la Parola, le persone e la storia”. Concetti ribaditi in apertura dei lavori del Consiglio nazionale della Federazione che si tiene sotto la presidenza di Giampiero Redaelli. In apertura Redaelli ha informato il Consiglio di una serie di interlocuzioni politiche per evidenziare il bisogno di un sostegno maggiore alle scuole dell’infanzia in Italia mettendo al centro i bambini e la loro educazione.

Si è parlato poi di Riforma del Terzo settore nella giornata conclusiva del Consiglio nazionale della Fism. Alla giornata conclusiva è intervenuto Gabriele Sepio, membro del Consiglio nazionale del Terzo settore, che ha parlato – dopo essere stato introdotto dal responsabile dell’area gestionale Fism, Luca Iemmi – di riforma culturale e non tecnica destinata nel suo esito a trasformare questo ambito in un pilastro, modello di economia sociale. “Sussidarietà” e “solidarietà” i leit motiv dell’esperto che, nel suo intervento, ha approfondito le possibilità che offre la riforma del Terzo settore con l’avvio del Registro Unico nazionale e le possibilità offerte dal Codice del Terzo settore oltre all’avvio di processi ad evidenza pubblica.

Sir, 26 e 27 novembre 2021