UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

“Fidiamoci” e il dialogo è possibile

Dall’incontro fra il vescovo di Chiavari e i dirigenti scolastici è nato un gruppo di lavoro fra pastorale giovanile e scolastica
3 Aprile 2024

«Da tempo siamo coscienti della nostra fragilità- afferma Paola Salmoiraghi, dirigente scolastico del liceo Marconi Delpino di Chiavari - tante e utili sono le analisi del fenomeno, ma occorre anche proporre soluzioni. Soprattutto per poter stare accanto in modo significativo agli adolescenti». L’esigenza di un confronto per arrivare a definire delle proposte sul tema è nata nei mesi scorsi su sollecitazione del vescovo di Chiavari, monsignor Giampio Devasini, come conseguenza dell’annuale incontro con i dirigenti scolastici del territorio.

Si è quindi formato un gruppo di lavoro, in collaborazione con la pastorale giovanile e la pastorale scolastica, per dare parola a chi ha fatto della fragilità una risorsa, mettendo al centro il racconto di coloro che, ogni giorno, lavorano per offrire ai giovani orizzonti nuovi e di significato. Dal confronto è nato un percorso che coinvolge insegnanti, genitori, educatori e studenti. Il primo appuntamento è in programma il 5 aprile con Franco Vaccari, presidente e fondatore di Rondine, Cittadella della Pace. Al centro del suo intervento una delle parole fondamentali per ripartire in un dialogo tra adulti e giovani: la fiducia. Fiducia nell’oggi, nel futuro, nell’altro, in ogni ambito della vita individuale e comunitaria.

Seguirà un appuntamento rivolto soprattutto agli adolescenti dal titolo: «La bellezza ferita». Dialogherà con gli studenti chiavaresi il 17 aprile, don Luigi Verdi, fondatore e responsabile della Fraternità di Romena a Pratovecchio. Un’occasione per andare al cuore dei temi più essenziali della vita. Il terzo momento sarà il 13 maggio con Anna Cattaneo, educatrice da più di vent’anni, che curerà un laboratorio. Si è formata come mediatrice penale e partecipa alla fondazione del Centro di giustizia riparativa di Bergamo, dove opera tutt’ora come mediatrice e formatrice alla mediazione. Per diversi anni ha partecipato all’esperienza del Gruppo dell’incontro: vittime e responsabili della lotta armata a confronto. Al centro del suo intervento «L’audacia: rendere possibile l’impossibile». «Abbiamo desiderato questo percorso - evidenzia Salmoiraghi - per sottolineare che la fragilità non è una questione generazionale, non è una situazione accidentale solo dei nostri ragazzi, ma è una condizione di noi tutti, di tutta la nostra società che sta cambiando per effetto di molti fattori concomitanti, come la quarta rivoluzione industriale, le guerre, i cambiamenti climatici, e con questa onestà intellettuale deve essere affrontata».

Il prossimo anno scolastico aprirà nel liceo chiavarese la prima Sezione Rondine della Liguria: «Stiamo imparando ad affrontare le nostre fragilità e quelle dei ragazzi- spiega la docente Alessandra Risso- come occasioni di crescita individuale e di gruppo».

Alberto Gastaldi

Avvenire, 3 aprile 2024