UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Esperienze di servizio, la formazione a scuola

Don Fabio Scutteri è stato nominato responsabile dell’animazione pastorale agli Istituti “Redentore” di Mantova
4 Dicembre 2023

Don Fabio Scutteri è il nuovo responsabile dell’animazione pastorale degli Istituti “Redentore” della Fondazione “Casa dello Studente Beato Contardo Ferrini”.

La figura di rettore è nuova nella nostra scuola, da dove arriva questa decisione?

È forte l’attenzione che il vescovo Marco Busca ha mostrato in questi anni per il mondo della scuola. In molte occasioni ha spronato le parrocchie e chi si occupa di pastorale giovanile a rivolgere uno sguardo verso l’ambiente scolastico, ritenuto come uno dei luoghi privilegiati per l’incontro con i giovani. Lui stesso ha risposto a tanti inviti di istituti scolastici. E ha dimostrato un ulteriore riguardo alla nostra scuola diocesana con la sua attenzione e presenza in certi momenti formali e non. Credo che la nomina di Rettore rientri proprio in questo desiderio di cura pastorale verso i giovani della nostra Chiesa. Una figura nuova, ma che si pone in continuità con il lavoro fatto da tanti altri sacerdoti, che nel tempo hanno dedicato tempo ed energie alla scuola con numerose proposte e iniziative. Il chiedere poi che sia un sacerdote che in questi ultimi anni ha prestato servizio nel mondo della pastorale giovanile a coprire questo ruolo, non può che essere anche visto come un tentativo di fare rete con le altre realtà presenti in diocesi.

Che clima ha trovato, e con chi collabora?

A tutti i docenti e personale scolastico è richiesto di guardare a ogni studente con quell’attenzione cristiana che valorizza ogni storia. Molte di queste attenzioni si vedono nelle proposte che nascono. Al Redentore è ben visibile la vicinanza che c’è tra i ragazzi e i docenti. Una familiarità, nel rispetto dei ruoli e delle mansioni, che dobbiamo difendere e valorizzare. Quando sono arrivato c’era già una “commissione formativa”, composta dagli insegnanti di religione e da altri professori che hanno maturato un’esperienza educativa in altri ambiti associativi, parrocchiali o diocesani. Negli ultimi anni sono già stati offerti momenti di crescita e formazione, come la giornata d’avvio, la Messa di Natale, riflessioni durante l’anno...

Qual è l’emergenza educativa che sta verificando?

“La scuola dovrebbe fare di più”. Si sente spesso questo slogan, in particolar modo in tempi – come questo – in cui la cronaca addolora tutti con fatti che coinvolgono giovani uomini e giovani donne. Le aspettative sulla scuola sono notevoli, di certo al di sopra degli investimenti che le vengono destinati. Si delega alla formazione scolastica tutto, a volte anche quello che non le compete o che richiederebbe di andare oltre all’orario scolastico. Ecco perché, come Chiesa, desideriamo tentare qualcosa di più. L’ora di scuola non ha abbastanza minuti per poter completare quell’educazione, educare a quel rispetto, a quella serietà, a quel divertimento sano, che in passato si imparavano in altri luoghi. Ecco perché vogliamo lanciare ponti verso altre realtà educative, proporre servizi. Non per offrire nuove esperienze – è ben chiaro che non è la quantità di esperienze che fa crescere un giovane – ma per dare la possibilità di vivere cose nuove e offrire spazi e volti con cui rileggere le cose che si vivono. Solo la rilettura sapiente di una esperienza, diventa “bagaglio culturale”. Diventa sapienza.

Quali progetti e iniziative ci sono in campo?

Gli stessi ragazzi, partendo dai rappresentati d’istituto, hanno proposto esperienze di comunione e anche di servizio. Sarà una strada che continueremo a percorrere. Anche il tema che guida il nostro anno, “il coraggio” – suggerito anche da papa Francesco nell’ultima GMG – servirà come volano per avviare confronti che poche altre realtà possono offrire. Ecco perché ci teniamo che alcune esperienze di vita comunitaria siano vissute. Anche fuori dall’orario scolastico. Già quest’anno faremo un piccolo assaggio con qualche uscita nei fine settimana.

Chi altro sarà coinvolto?

Non intendo essere solo il rettore degli studenti, ma anche collaborare con le famiglie e gli insegnanti. Già alcuni percorsi coinvolgono i genitori e speriamo di continuare con una proposta di pastorale familiare scolastica nel nostro istituto. Ma ci sarà uno sguardo attento anche verso il personale della scuola, con la cura dei percorsi formativi. Ad esempio, nei prossimi giorni si terrà “un’incursione notturna” in Sant’Andrea, dove, grazie a un percorso guidato dal rettore della basilica don Stefano Savoia, troveremo spunti per arricchire le motivazioni “dell’essere educatore nel contesto scolastico cattolico”. Durante la visita sarà presente anche il vescovo Marco, che ci aiuterà nell’intento, offrendo alcuni spunti.

Cosa può fare la comunità mantovana insieme alla scuola?

Come ben sappiamo oggi diventa sempre più fondamentale in ambito educativo fare rete, creare collaborazioni e avviare processi insieme. Potrebbe essere questo uno degli obiettivi da perseguire. Non solo coinvolgere genitori e insegnanti nel cammino di formazione, ma creare ponti con comunità in cui si possono rafforzare legami, approfondire competenze e vivere esperienze. Non come singoli ma come comunità, come Chiesa. Per esempio, proprio in questo periodo stiamo vivendo la visita pastorale del Vescovo alla città, e in alcune proposte per i giovani saranno presenti anche degli studenti del nostro Istituto, chiamati a esprimere il loro sogno di Chiesa, di comunità cristiana che vorrebbero vivere. Alla comunità diocesana si chiede di affiancarsi alla scuola, che non può essere lasciata sola né caricata di aspettative a cui, senza i giusti mezzi, non può rispondere. Ed ecco che allora la Chiesa e le istituzioni civili, con tutti gli organismi educativi, culturali e caritativi, saranno alleati preziosi per tappare quell’“ora buca” educativa che manca.

Vittoria Poli

La Cittadella, 3 dicembre 2023

(Nella foto, don Fabio Scutteri con i ragazzi degli Istituti scolastici “Redentore” di Mantova)