UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Disforia di genere, un libro per conoscere

In libreria «Adolescenza e disforia di genere», edito da FrancoAngeli a firma di Fiorenzo Facchini e Carla Landuzzi
11 Luglio 2023

È uscito il libro «Adolescenza e disforia di genere», edito da FrancoAngeli. L’aumento dei casi di problematiche transgender e gender fluid, in cui il tema «genere» è parte di una più generale difficoltà identitaria, è al centro del libro curato da Fiorenzo Facchini e dalla sottoscritta.

L’identità di genere fa riferimento alla percezione di sé, a come la persona si sente: maschio, femmina o altro. Il genere non è necessariamente binario, ossia riconducibile esclusivamente al maschile/femminile. L’orientamento sessuale indica l’attrazione sessuale nei confronti delle altre persone e si colloca all’interno di un modello antropologico binario, per cui vengono usati termini diversi se le persone omosessuali sono donne o uomini.

Il termine transessuale si riferisce ad una persona che si sente del sesso opposto a quello di nascita e, di conseguenza, desidera allineare al sesso percepito il proprio corpo. La transizione si può associare ad una serie di interventi farmacologici ed anche chirurgici per passare dal maschile al femminile o viceversa. Si supera il modello binario anche nella prospettiva del «gender fluid», che non implica una scelta definitiva maschio/femmina.

Quindi, l’identità di genere prescinde dal corpo sessuato. Lo scostamento del genere dal sesso può portare forme anche gravi di sofferenza e di disagio, compromettendo le relazioni in ambito sociale, scolastico, lavorativo: in questo caso si parla di disforia di genere.

Si conferma un progressivo incremento dei casi di disforia di genere. Tuttavia non è chiaro se la ragione di tale progressione sia manifestazione di un reale cambiamento o sia, invece, il risultato della maggiore facilità con cui gli/le adolescenti fanno coming out come transgender o sia legata alla maggiore accettazione da parte della società, o siano altre le motivazioni. Si nota, diffusamente, un ricorso considerevole alle cliniche specializzate da parte di bambini e bambine e di adolescenti, con problemi di identità di genere, soprattutto in Europa Occidentale e negli Usa. Si nota pure un forte incremento delle bambine e delle adolescenti con percentuali che arrivano anche all’80%.

Si impone cautela e gradualità per la comprensione dei molteplici elementi che possono sottostare alla disforia di genere negli adolescenti e, in particolare, nelle adolescenti, le quali da alcuni anni presentano maggior vulnerabilità rispetto ai loro coetanei. Non può essere sottovalutato, per i nativi digitali, il contesto «social», che si configura come una potenza pervasiva e invasiva, proponendo, a volte, la transizione medica come «cool» trasgressivo. Siamo di fronte a una forma nuova di ribellione? L’ipotesi, inoltre, del contagio sociale può essere sostenuta dal fatto che il coming out degli/delle adolescenti si contestualizza, frequentemente, in un uso intensivo dei social. Tali tematiche legate alla costruzione dell’identità in età evolutiva sono da tempo al centro della attenzione dell’équipe scientifica della Fondazione Ipsser che desidera proporre un dibattito tra i genitori e tra coloro che sono impegnati nel percorso educativo degli/delle adolescenti.

Carla Landuzzi, direttore scientifico Fondazione Ipsser

Bologna Sette, 9 luglio 2023