UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Disagio psicologico, boom tra adolescenti

Prima della pandemia la media era di un ragazzo a settimana ricoverato in ospedale, ora sono fino a cinque al giorno a chiedere un aiuto specialistico. A gennaio partirà l’iniziativa “Scuola in ascolto”
19 Dicembre 2023

Oltre 3 milioni di euro nel prossimo triennio per potenziare il lavoro di assistenza psicologica e pedagogica per gli studenti, le loro famiglie e gli insegnanti stessi. È l’iniziativa “Scuola in ascolto” intrapresa dalla Regione Lombardia interessa gli istituti scolastici statali e paritari di primo e di secondo grado e gli istituti di formazione professionale (IeFP). L’avvio, dopo una sperimentazione che inizierà a metà- fine gennaio su 25 scuole statali, 15 paritarie e 15 scuole di formazione professionale, è previsto entro marzo 2024 con l’obiettivo futuro di coprire tutte le circa 220 scuole superiori e i problemi dei ragazzi e delle ragazze che le frequentano. Si tratterà di uno sportello psicologico attivo 5 giorni su 7, spiega l’assessore all’Istruzione della Regione Lombardia Simona Tironi. «Lo sportello è un punto su cui abbiamo lavorato da molto tempo e proprio oggi (ieri per chi legge ndr.) abbiamo approvato la delibera».

Il servizio funzionerà per i cinque giorni di studio così da fornire supporto psicologico per disturbi quali la depressione acuita dal Covid ma si lavorerà anche sul tema del bullismo e del cyberbullismo. Realtà che dopo la pandemia pare siano ripartite con una virulenza eccezionale. «I ragazzi che hanno bisogno di supporto psicologico e di essere accompagnati da esperti sono ormai moltissimi» ha concluso l’assessore Tironi. Prima del Covid in media al pronto soccorso per disagio psicologico finiva un ragazzo a settimana, adesso nei grandi ospedali metropolitani è capitato avere picchi di 4-5 giovani al giorno.

«L’iniziativa è importantissima perché dalla fascia adolescenziale l’età del disagio si è ampliata e ora coinvolge anche la famiglia» ha aggiunto l’assessore alla Famiglia e Politiche sociali Elena Lucchini, che ha annunciato un’applicazione dedicata al tema e l’avvio di una collaborazione con gli oratori e realtà analoghe. Le scuole che già contano sulla presenza di uno psicologo - al momento il 70% in regione ma in genere solo per un paio di ore a settimana o a chiamata per le emergenze - sono comunque incluse nel progetto.

Il Covid è stato l’evento-spartiacque per il disagio sociale. «Dopo la pandemia – ha spiegato l’assessore al Welfare Guido Bertolaso - il numero dei ragazzi che si rivolge ai servizi psicologici degli ospedali è cresciuto in modo esponenziale, magari anche in codice giallo». Per Bertolaso il Covid sta seguendo il suo corso ma preoccupa l’aumento dei casi, soprattutto in vista delle vacanze di Natale poiché, a fronte degli appelli quotidiani a vaccinarsi contro influenza e Covid e nonostante la Lombardia abbia uno tra i migliori sistemi di monitoraggio, le risposte finora non sono state soddisfacenti e i numeri delle infezioni salgono.

Tornando al progetto di psicologia a scuola « è necessario un supporto agli insegnanti e un lavoro di prevenzione anche a livello di modalità didattiche » ha continuato Silvia Negri, vicepresidente della Federazione delle Associazioni dei Pedagogisti, che ha sottolineato l’importanza di coinvolgere tutti gli attori non solo ragazzi, famiglie e insegnanti ma anche i professionisti perché sarà decisivo valutare se ci saranno miglioramenti da apportare monitorando costantemente l’andamento del progetto. L’equipe seguirà dunque sia studenti che professori e famiglie e i pedagogisti potranno anche fare osservazioni in classe. I professionisti all’interno delle scuole avranno spazi dedicati e saranno anche un valido aiuto per promuovere le competenze dei ragazzi aiutandoli nella scelta di un percorso scolastico. Saranno coinvolti psicologi e pedagogisti selezionati per questo servizio in costante raccordo con le Ats.

Monica Lucioni

Avvenire Milano, 19 dicembre 2023