Chiesa in campo per favorire la didattica a distanza per gli alunni particolarmente disagiati. Così, l’arcidiocesi di Monreale, in provincia di Palermo, ha scelto di destinare una parte dei fondi dell’8Xmille all’acquisto di tablet e connessioni internet destinate alle famiglie in difficoltà. Uno sforzo portato avanti con le associazioni del territorio, come l’Azione Cattolica, ma anche con i catechisti, gli educatori e gli insegnanti, per costruire un ponte tra la Chiesa e la scuola.
Questo ascolto della base ha permesso all’arcivescovo Michele Pennisi di alimentare quella rete educativa costruita negli anni e favorita da una pastorale scolastica attenta ai bisogni e ai sogni degli studenti. «Oggi più che mai la scuola deve fare proprio il motto di Don Milani: “I care”, cioè mi importa. Ogni persona di scuola, secondo il proprio ruolo – afferma Pennisi – deve prendersi cura di ciascun studente e tramite il dialogo e il contatto virtuale continuare a fornirgli zaino e scarponi per il cammino della vita».
I fatti di queste settimane testimoniano questa attenzione. L’arcidiocesi, grazie al fondo straordinario per l’emergenza Covid della Cei con i fondi dell’8×1000, ha raggiunto diverse realtà scolastiche nei comuni di Capaci, Roccamena, San Giuseppe Jato, Borgetto, donando alle scuole quegli strumenti indispensabili per la didattica e raggiungendo con un gesto concreto le famiglie messe duramente alla prova anche dalla crisi economica. «È così che la chiesa è madre – si legge in una nota dell’arcidiocesi – fa strada con la gente ed entra nella vita delle persone».
Avvenire, 12 maggio 2020