Nel primo trimestre del 2023 il 18,2% delle persone tra i 15 e i 64 anni di età, che non studiavano, non rientrava neanche nella forza lavoro nell’Ue. Tra i Paesi Ue, la Romania e l’Italia hanno registrato la quota più elevata di persone al di fuori della forza lavoro tra coloro che non hanno un’istruzione rispettivamente con il 25,8% e il 25,6%. Seguono Grecia (22,8%), Croazia (21,8%) e Belgio (19,6%). Le quote più basse sono state registrate in Svezia (8,3%), Estonia (12,3%) e Repubblica Ceca (13,6%).
Lo comunica Eurostat in una pubblicazione odierna. Nel primo trimestre 2023 nell’Ue, nella fascia di età presa in esame, tra le persone che non hanno seguito un corso di studi, poco più di 8 su 10 erano nella forza lavoro (81,8%), di queste il 76,7% era occupato e il 5,1% era disoccupato. Inoltre, secondo l’analisi sulla forza lavoro nell’Ue (Eu-Lfs3), dei 44 milioni di persone non istruite e al di fuori della forza lavoro nel primo trimestre del 2023, “il 77,8% non cercava un lavoro, non lo aveva trovato e non voleva lavorare”. Mentre, “il 20,3% non lo cercava ma voleva comunque lavorare, il 2,8% lo cercava attivamente ma non era immediatamente disponibile, e l’1,2% non lo cercava ma aveva trovato un lavoro da iniziare in seguito”. Tra le persone non istruite e fuori dalla forza lavoro, “il 21,1% non voleva lavorare perché era in pensione, il 20,7% per malattia o disabilità e il 18,2% per responsabilità di assistenza o altri motivi familiari”.
Sir, 5 luglio 2023