L'Ufficio di Pastorale per la scuola dell'arcidiocesi di Palermo ha promosso un incontro per insegnanti sul tema "Coltivare lo spirito per una scuola umanizzante".
La pratica educativa funzionale allo sviluppo integrale della persona porta a sperimentare il valore della relazionalità come presupposto per un apprendimento efficace. Ansie, paure, demotivazione sono segnali di un malessere che nasce dalla difficoltà a ritrovare se stessi e gli altri. Educare esige un contatto con l'interiorità, da docente a discente, ma perché ciò avvenga è necessario che il docente sappia entrare in contatto con la sua stessa profondità, per poter accogliere l'alterità che incontra nei suoi allievi. Riservare un tempo alla dimensione spirituale, anche di pochi minuti, attraverso i saperi disciplinari o a partire da circostanza contingenti, grazie a semplici pratiche di "meditazione", favorisce le dinamiche relazionali del gruppo classe e quindi migliora il setting di apprendimento.
Durante l'incontro è stata condivisa la testimonianza di una dirigente scolastica e di due insegnanti che da anni sperimentano pratiche di "mindfulness", rivelatesi di particolare supporto non solo nelle situazioni "ordinarie", ma, ancor più, nei molteplici casi di disagio che emergono sempre più frequentemente nelle forme di DSA (disturbi specifici di apprendimento) o di BES (bisogni educativi speciali). Del resto, l'identità unica e originale di ogni singolo/a alunno/a, esige sempre un'attenzione particolare. L'insegnante che sa rivolgere tale attenzione, pone le migliori premesse per l'apprendimento disciplinare e offre il migliore presupposto per insegnare condivisione, cooperazione, rispetto nella reciprocità. Se poi tale insegnante è anche persona di fede, non le sarà difficile lasciar trasparire la ricchezza interiore che scaturisce dalla presenza di Dio nella propria vita.
In allegato la locandina dell’iniziativa.
