UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Censimento Istat: analfabeti dimezzati dal 2011

In dieci anni, sono diminuite le persone che non hanno proseguito gli studi dopo la scuola primaria e aumentati i laureati
17 Dicembre 2022

«Negli ultimi 10 anni diminuiscono sistematicamente gli analfabeti, le persone che sanno leggere e scrivere ma non hanno concluso un corso regolare di studi e quelle con la licenza di scuola elementare e di scuola media». Lo dicono i dati Istat sul censimento della popolazione italiana.

«La quota più significativa di popolazione, pari al 36,3% – si legge nel report – è in possesso del diploma (oltre 5 punti percentuali in più rispetto al 2011). Tra il 2011 e il 2021 si dimezzano gli analfabeti (dall’1,1% allo 0,5%), diminuiscono le persone che non hanno proseguito gli studi dopo il primo ciclo della scuola primaria e aumentano laureati (dall’11,2% al 15,0%) e dottori di ricerca (dallo 0,3% allo 0,5%)».

«A livello territoriale – continua l’Istat – i laureati sono il 17,2% al Centro, il 15,3% al Nord-ovest, il 14,9% al Nord-est, il 13,8% nel Meridione e il 13% nelle Isole. Le quote più elevate di titoli di studio bassi si rilevano invece al Sud».