UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Cattolica, l’Open Week raggiunge 3 milioni di persone

Grande successo per l’iniziativa sui canali social dell’Ateneo del Sacro Cuore. Il rettore Anelli spiega come ripartire dall’Università
6 Giugno 2020

Cala il sipario sul palco digitale dell’Open Week dell’Università Cattolica andato in scena sui canali social dell’Ateneo dal 18 al 30 maggio. “Cuore è Ragione” è il claim che ha accompagnato la manifestazione articolata in incontri live, talk, proiezioni di video, performance teatrali e concerti per presentare i 43 corsi di laurea triennale e i 7 a ciclo unico delle 12 facoltà dei cinque campus di Milano, Brescia, Cremona, Piacenza e Roma. Nelle dodici giornate sul set dell’Open Week Unicatt si sono alternati oltre 170 ospiti tra presidi, docenti, alumni, professionisti e studenti che nelle 30 ore di diretta hanno raccolto 218.128 spettatori e raggiunto 3.359.584 di persone. Se a questi dati si aggiungono quelli ottenuti nell’edizione del #FestivalUnicatt – dedicato alle presentazioni dei 57 corsi di laurea magistrali – per 54 ore di diretta e 270 ospiti si arriva a un totale di 335.866 spettatori e a 3.866.740 persone raggiunte.

“Ringrazio le ragazze e i ragazzi che si sono interessati ai nostri programmi, venendosi a informare in questa modalità non consueta, che però ha rivelato grandi potenzialità”, ha dichiarato il rettore Franco Anelli, nel corso del talk “Come ripartire e come ripartire dall’università?”. “Questo significa che restano vive le speranze su qualcosa che è importantissimo, cioè la formazione e l’acquisizione di competenze e di conoscenza – ha aggiunto -. La conoscenza è il bene più durevole che ci sia e, se si rinuncia a costruirlo adesso, lo si è perduto per sempre o comunque per un lungo periodo perché ricostruirlo poi è decisamente più difficile a livello individuale e sociale”. Quindi “la reazione fondamentale è che il nostro Paese abbia la capacità, il coraggio, la lungimiranza di investire non tanto per sostenere le Università, che pure è molto importante, ma a beneficio di chi deve imparare; bisogna investire sulle generazioni future. Per tutte queste ragioni ripartire dagli strumenti di formazione, dai luoghi e dalle sedi di conoscenza non è un’innovazione generica ma ha veramente a che fare con il tentativo di costruire, di accumulare quel capitale umano, prezioso e insostituibile, che sarà poi la premessa della prosperità e anche della ricchezza morale e sociale delle società del futuro”.

Tre le caratteristiche formative dell’Università Cattolica: l’”interdisciplinarità”, che consente di operare in un contesto complesso e forma la personalità attraverso il contributo delle 12 facoltà; l’”interattività”, che si realizza in un contesto straordinario di momenti vissuti in comunità; l’”internazionalizzazione”.

Sir, 3 giugno 2020