UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Card. Zuppi: “Etica per l’intelligenza artificiale”

L’arcivescovo di Bologna: «Facoltà teologica, Università e Cineca collaborino per porre sempre al centro l’essere umano»
4 Dicembre 2023

«Una Facoltà teologica come quella dell’Emilia- Romagna ha molto da dire riguardo all’Intelligenza artificiale: soprattutto sul piano dell’etica, che gli stessi operatori del settore sentono necessaria e chiedono». Così il cardinale Matteo Zuppi ha affermato, nella sua qualità di Gran Cancelliere della Fter, a conclusione del dibattito che ha costituito, mercoledì scorso, la Prolusione all’Anno accademico, tenutasi in Seminario. Sul tema: «Intelligenza artificiale: quali nuovi interrogativi per la teologia e l’umanità? » hanno dibattuto, oltre al Cardinale, tre autorevoli esperti: Maria Chiara Carrozza, presidente del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e già Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca; Francesco Ubertini, ex Rettore dell’Alma Mater e presidente del Consorzio interuniversitario del Nord-Est per il calcolo automatico (Cineca) e Laura Palazzani, docente di Filosofia del Diritto e membro del Comitato internazionale di Bioetica all’Unesco.

A interrogarli e pungolarli, il direttore di Avvenire, Marco Girardo; mentre l’introduzione è stata del preside della Fter, il domenicano Fausto Arici. Tutti i relatori si sono trovati d’accordo sull’importanza dell’«umanocentrismo», quindi sulla necessità di riconoscere la centralità dell’essere umano, anche nei confronti dell’Intelligenza artificiale, che pure lo sovrasta in molti aspetti: anzitutto. l’incredibile velocità di calcolo. «Il supercalcolatore Leonardo, che si trova a Bologna ed è uno dei più grandi del mondo, in un’ora effettua calcoli che per un essere umano richiederebbero 920 anni!» ha spiegato Ubertini. Ma Carrozza ha elencato i possibili danni per l’essere umano dell’intelligenza artificiale: l’aumento delle disuguaglianze e il rischio che vengano violati i diritti umani, con l’utente trasformato in mero consumatore e i suoi dati, che fornisce senza accorgersene, usati per arricchirsi. «È allora importante – ha spiegato - che gli enti pubblici permettano a tutti l’accesso a questa tecnologia e rendano le persone consapevoli e protagoniste».

A Palazzani è toccato invece di indicare alcune caratteristiche dell’essere umano che non possono essere assunte da una macchina, per quanto potente: autoconsapevolezza, autonomia, avere norme e doveri, l’intelligenza emotiva, capire il senso di ciò che si fa e si dice, darsi uno scopo di vita. «Queste differenze sostanziali – ha spiegato – esigono che l’essere umano mantenga sempre un controllo “robusto” sulla tecnologia». Ecco allora la necessità di un’etica che presieda all’intelligenza artificiale, e non solo alla sua azione, ma alla sua stessa progettazione. «È un approccio difficile, ma necessario – ha sottolineato Carrozza -. L’Intelligenza artificiale, infatti, offre anche molte opportunità positive: le biotecnologie, per esempio la usano per robot che assistono le persone. È quindi possibile e necessario sviluppare tecnologia per creare fratellanza».

«È difficile sviluppare un’etica e dare regole all’intelligenza artificiale, come a tutta la tecnologia – ha detto Palazzani – perché questa avanza in modo rapidissimo, e le norme spesso rischiano di diventare obsolete». La cosa più importante, allora, è «formare all’etica anche gli informatici e gli ingegneri che progettano i calcolatori». In particolare, «è fondamentale valutare il rapporto rischi/benefici e investire nella formazione dei cittadini». «La presenza a Bologna dell’Università, della Facoltà teologica e di uno dei più grandi calcolatori del mondo deve spingere queste tre realtà a collaborare sull’Intelligenza artificiale – ha concluso Zuppi -. Essa può minacciare, ma anche stimolare l’intelligenza umana, e l’ “umanocentrismo” deve portarci a scoprire un altro e più profondo “centro”: la somiglianza dell’essere umano con Dio».

Chiara Unguendoli

Bologna Sette, 3 dicembre 2023

Vedi qui il video della prolusione

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