UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Anagni-Alatri, le sfide dei professori di religione

Si è tenuto a Fiuggi il secondo incontro del corso di aggiornamento per i docenti, promosso dall’Ufficio scuola diocesano
19 Febbraio 2024

Presso il Centro pastorale di Fiuggi si è svolto nei giorni scorsi il secondo incontro del corso di aggiornamento per insegnanti di Religione cattolica e no. La relatrice Serena Zurma è stata accolta dalla neo direttrice dell’Ufficio scuola della diocesi di Anagni-Alatri, Maria Elena Tagliaboschi, che ha avuto così modo di presentarsi anche ai colleghi e che ha preso il posto di Maria Pia Ippoliti (alla Tagliaboschi sono andati quindi gli auguri di buon servizio e alla Ippoliti i ringraziamenti per quanto fatto in questi anni).

Subito dopo c’è stato quindi l’intervento della dottoressa Zurma che è psicologa-psicoterapeuta, presidente dell’A.Ge a Col-leferro, vice presidente A.Ge Lazio e consigliere del direttivo A.Ge nazionale. L’A.Ge è l’Associazione Italiana Genitori, è nata nel 1968 e opera prevalentemente nella formazione dei genitori, negli organismi di partecipazione scolastica, nelle politiche della famiglia, dei media, dell’educazione, con il fine principale di promuovere quanto è necessario per il bene dei figli sotto il profilo sociale, culturale, etico, fisico e psicologico. La Zurma ha affrontato il tema dell’impegno educativo a scuola per capire le criticità, cogliere le opportunità e affrontarne le sfide che possono essere possibili ed ha esordito con una frase di Freud: “I mestieri più difficili in assoluto sono il genitore, l’insegnante e lo psicologo”.

La scuola, ha poi proseguito la Zurma, è l’ambiente di apprendimento per eccellenza, è luogo di relazioni e di socializzazione, è il luogo formativo non solo rispetto all’acquisizione di nozioni accademiche ma è uno spazio personale dove imparare a pensare, dove la relazione con l’altro diventa risorsa e strumento irrinunciabile per la costruzione della personalità individuale e per la formazione di competenze di comunicazione efficace e socializzazione. La relatrice ha ribadito più volte l’importanza della relazione tra adulto e ragazzo e come nella scuola vengano percorsi gli anni fondamentali della crescita dell’individuo e della sua formazione, attraverso un intreccio di affettività, di razionalità, di conoscenza.

È stato molto piacevole ascoltare la relatrice che, con molta serenità, ha saputo esporre questo fenomeno della società contemporanea e che i docenti presenti hanno dimostrato di apprezzare. Il corso di aggiornamento proseguirà con altri incontri, fino all’inizio della prossima estate, con date e modalità che verranno comunicate anche attraverso i media e social diocesani.

Emanuela Sabellico

Lazio Sette, 18 febbraio 2024