UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

L’addio della Cattolica al rettore Anelli

Nella sede milanese gli interventi di Cocconcelli, Nusiner, Zuppi, Delpini e di una studentessa. I funerali nel Duomo di Piacenza
3 Giugno 2024

Un doppio commiato per il rettore Franco Anelli: in mattinata nella sua Università Cattolica con un momento di preghiera e la commemorazione ufficiale, nel pomeriggio nel Duomo della sua Piacenza (dove era nato il 26 giugno 1963) per il funerale religioso. Ad accompagnarlo in questo suo ultimo viaggio, la «famiglia dell’Università Cattolica», come ha sottolineato il prorettore vicario Pier Sandro Cocconcelli nel suo intervento nell’Aula Magna dell’ateneo dove si è svolta la cerimonia del mattino con il feretro posto al centro del palco dalle 7.30 del mattino.

A Piacenza nell’omelia delle esequie alle 15, il vescovo Claudio Guiliodori, assistente ecclesiastico generale dell’ateneo, che ha presieduto il rito, si è rivolto a questa famiglia ancora «turbata per una vita che si è spezzata in modo così drammatico », e, raccogliendone lo smarrimento, ha ricordato alle oltre mille persone che gremivano il Duomo piacentino, che «siamo qui perché ci è data la grazia di poter vedere e considerare le cose da un altro punto di vista, che non cancella il dramma umano, ma lo inserisce in un orizzonte infinitamente più grande che è quello spalancato dalla fede in cui che ci ha detto “Io sono la risurrezione e la vita: chi crede in me, anche se muore, vivrà”».

Con il vescovo Giuliodori hanno concelebrato il vescovo di Piacenza-Bobbio Adriano Cevolotto, l’arcivescovo di Modena- Nonantola e vescovo di Carpi, Erio Castellucci, vicepresidente della Cei, il vescovo Giovanni Pagazzi, segretario del Dicastero per la cultura e l’educazione, e il vescovo emerito di Piacenza-Bobbio, già assistente ecclesiastico generale della Cattolica, Gianni Ambrosio. In prima fila, accanto alle autorità accademiche e al ministro dell’Università Anna Maria Bernini, anche l’anziana mamma di Anelli, la signora Lucia.

Alla commemorazione nell’Aula Magna della sede milanese dell’ateneo svoltasi a partire dalle 10 di ieri ha voluto essere presente anche il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, che ha ricordato il grande impegno del rettore per la Cattolica e i suoi studenti e lo ha affidato all’abbraccio del Padre misericordioso.

Poco prima l’arcivescovo di Milano e presidente dell’Istituto Toniolo, Mario Delpini aveva chiesto «la grazia di passare dalla curiosità morbosa alla discrezione del compatire. La curiosità morbosa continua a ronzare intorno al macabro, mai si sazia di pettegolezzi, di mezze parole. Chiediamo la grazia della discrezione che sa compatire, di quella sobrietà che preferisce il silenzio alle inutili parole di circostanza. Dalla curiosità alla discrezione». Insomma un rispetto verso la persona, anche se quest’ultima in un atto umanamente incomprensibile, si toglie la vita, come ha fatto il 23 maggio scorso il rettore Anelli.

«L’esistenza e la personalità di Franco Anelli non possono, e non devono, essere racchiusi in quell’ultima sera» ha ribadito il direttore generale dell’ateneo Paolo Nusiner, raccontando, nei suoi ricordi personali, che «c’è sempre stato un Franco Anelli privato e intimo; un luogo isolato, un perimetro solo per lui. Chi lo ha conosciuto lo ha sperimentato bene. Ecco, oggi ci troviamo insieme, tutti noi, alle soglie di quel luogo, frastornati e sgomenti per il gesto che Franco ha compiuto lo scorso 23 maggio. Ma proprio come sempre abbiamo rispettato quel suo luogo intimo e in un certo senso inaccessibile, lo facciamo anche davanti alla sua ultima determinazione. Franco Anelli resta un uomo di grande cultura, capace di sognare e di fare, dedito con tutto sé stesso all’Università Cattolica».

Anche il prorettore vicario Cocconcelli, con voce a tratti rotta dall’emozione, ha definito Anelli come «uno dei membri più illustri della nostra Università, e non solo per il ruolo che ha svolto. La sua dedizione all’ateneo dei cattolici italiani è evidente nelle tante opere che ci ha lasciato e che ci impegniamo a proseguire. I suoi insegnamenti non saranno dimenticati». Attraverso la voce di Elisabetta Del Campo, iscritta a Giurisprudenza, il grazie degli studenti al rettore Anelli, per aver «potuto godere della sua intelligenza ironica e della brillantezza di pensiero durante le sue lezioni del corso di Diritto privato». Due intensi e lunghi applausi hanno accompagnato Franco Anelli nella sua ultima uscita da dalla Cattolica di Milano, prima, e dal Duomo di Piacenza, poi. L’ultimo saluto della «sua» famiglia.

Enrico Lenzi

Avvenire, 1 giugno 2024