UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

La Giornata mondiale dei bambini a Palermo, un kairos

Il racconto dell’evento nelle parole di Stefania Macaluso, responsabile dell’Ufficio diocesano di pastorale per la scuola
28 Maggio 2024

“Ecco io faccio nuove tutte le cose”. Papa Francesco ha scelto queste parole dell’Apocalisse come titolo per la prima Giornata Mondiale dei Bambini. In un tempo funestato dalla tragedia della guerra che incombe sul mondo intero; mentre assistiamo allo sgretolarsi del senso dell’umano di fronte alla morte di migliaia di innocenti, tra cui tanti bambini; mentre avanza in modo arrogante il progresso tecnico-scientifico, a fronte del dilagare delle ingiustizie e delle sperequazioni sociali, ecco che lo Spirito Santo suscita una chiamata alla consapevolezza dell’obbligo del mondo verso i bambini e le bambine. Uso la parola “obbligo” nel senso in cui la intendeva la filosofa Simone Weil: la considerazione dell’essere umano in quanto tale, l’attenzione e il rispetto incondizionato di cui è portatore in modo originario, non per il dettato di leggi, ma perché è intrinseco al suo essere creatura.

Papa Francesco coglie i segni dei tempi, appellandosi continuamente alla pace. Un grido che resta inascoltato per la protervia di pochi decisori. Allora ecco che occorre una mobilitazione “mondiale” che generi il contrario della guerra: «In voi, bambini, tutto parla di vita, di futuro. E la Chiesa, che è madre, vi accoglie, vi accompagna con tenerezza e con speranza» (dal Saluto di Papa Francesco ai Bambini allo Stadio Olimpico di Roma 25.5.2024). Il mondo viene così richiamato all’obbligo morale verso la vita, al rigetto incondizionato della guerra.

La pace non è un’utopia buonista, è l’unica condizione per garantire la coesistenza dei popoli e delle nazioni. Nella misura della consapevolezza dell’obbligo verso la vita, si riuscirà ad individuare le vie della pace. La cura verso i bambini corrisponde alla via maestra.

Palermo, città segnata da molteplici carenze educative, non poteva non raccogliere la portata del kairos implicito nella GMB. La Chiesa di Palermo si è attivata attraverso gli Uffici di Pastorale e, nonostante le scarse risorse materiali e organizzative, ha messo in campo un progetto ambizioso, che ha potuto tradursi in qualcosa di bello grazie al suo amore verso i piccoli. “Ti conosco per nome. Oggi mi fermo a casa tua”. Con questo titolo dato alla GMB-Palermo, si è voluto sottolineare la sua specificità: un’attenzione particolare che la comunità tutta è chiamata a rivolgere ai bambini e alle bambine. Progetto di iniziativa ecclesiale, ma rivolto al territorio che ha visto coinvolte tante risorse civiche; si sono così attivate sinergie virtuose intorno ai bisogni dei bambini, al centro dell’attenzione di uomini e donne che generosamente ogni giorno si spendono perché la vita della Città si affermi nel decoro e nella giustizia. Hanno risposto gli operatori dell’Ospedale pediatrico “Di Cristina”, sanitari e volontari, persone che si adoperano oltre ogni "dovere" per alleviare sofferenze e disagi dei piccoli; hanno risposto le suore e le volontarie della “Missione Speranza e Carità di Biagio Conte”  che accoglie mamme e bambini senza diritti, per garantire loro protezione e dignità; hanno risposto gli operatori delle “Comunità alloggio” che offrono una famiglia ai minori nel bisogno; hanno risposto quanti si sono costituiti nel “Movimento educativo” per fare di Palermo una città rispettosa dei bambini e delle bambine; ha risposto l’istituzione scolastica, grazie alle scuole che hanno aderito all’iniziativa; hanno risposto tante Associazioni ed anche figure istituzionali sensibili al tema, a partire dalla Garante per l’infanzia.

La GMB-Palermo ha acceso il desiderio di dare seguito ad una processualità virtuosa che possa attivare il cambiamento a favore della vita, reclamando politiche sociali più attente ai diritti dei bambini e delle bambine, primo fra gli altri quello alla salute, sempre meno rispettato per la grave disattenzione istituzionale verso il sistema sanitario pediatrico; reclamando inoltre rispetto verso i minori stranieri non accompagnati, verso la povertà che colpisce le famiglie, verso la piaga dell’evasione scolastica. Sono tante le “pesti” che affliggono la bella città di Palermo. Non è un caso, nell’ordine del kairos, che la GMB-Palermo, che ha ricevuto il Patrocinio del Comune, cada nell’Anno Rosaliano che celebra il 400° anniversario della liberazione dal flagello della peste e del ritrovamento delle spoglie di Santa Rosalia, una donna forte perché accesa dall’amore verso Dio, alla quale gli abitanti di Palermo da secoli tributano sincera gratitudine per quanto rappresenta: il valore umano e cristiano del prendersi cura della città di Palermo affinché viva.

Stefania Macaluso, responsabile dell’Ufficio di pastorale per la scuola dell’Arcidiocesi di Palermo