UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Bologna, i doposcuola diocesani in festa

L’arcivescovo card. Zuppi: «Rispondiamo ai tanti bisogni allargando lo sguardo a devianze, abusi, dipendenze»
20 Maggio 2024

Lunedì scorso a Villa Pallavicini si è svolta la «Festa dei doposcuola diocesani». In questa meravigliosa giornata, caratterizzata da tanta allegra e felice confusione, più di 500 tra bambini e ragazzi arrivati dalla città ma anche dai luoghi più lontani come Monghidoro, Castello d’Argile e Bazzano, provenendo da 25 dei 90 doposcuola diocesani, hanno potuto incontrarsi e trascorrere un pomeriggio insieme ai propri educatori e volontari.

Gli studenti hanno partecipato ai giochi e ai laboratori organizzati dagli animatori di Antal Pallavicini, i volontari ed educatori hanno incontrato il cardinale Matteo Zuppi e assistito al lancio del percorso «Siamo una casa di Pace, di Relazione e di Spirito» che sarà sostenuto dall’Università di Bologna e avvierà un’indagine-report sui giovani in merito a questi temi. Al termine delle attività il Cardinale ha incontrato tutti. riuscendo a generare in ognuno dei presenti una profonda speranza.

I doposcuola non vogliono essere una seconda scuola, ma una casa ove sentirsi accolti nei propri bisogni. Prendiamo la storia di uno di loro: Destiny, è arrivato da poco in Italia dove ho trovato un mondo molto diverso dal suo. Frequenta la terza elementare. In classe tutti scrivono e comprendono, lui ascolta ma non intende. Continua a chiedersi perché si trova in Italia. La sua storia ci fa capire che serve imparare la lingua e soprattutto sentirsi accolto. Da noi non si insegna solo matematica e grammatica, non possiamo avere un programma definito, l’ascolto dei bisogni ci costringe ad una continua rivoluzione. Ci troviamo in un «ospedale da campo » ove, arrivando continuamente urgenze a cui far fronte, devono essere somministrate in primis «flebo» di ascolto.

A una domanda posta al Cardinale, «Cosa possiamo fare di più per esser casa di Pace, Relazioni e di Spirito?», l’Arcivescovo ha risposto con un’altra domanda. «Cosa possiamo fare di più per rispondere ai loro perché? Rispondiamo allora ai tanti bisogni allargando lo sguardo sulle devianze, sugli abusi, sulle dipendenze. Impegniamoci per contribuire alla dignità di ognuno, per dare ai nostri “utenti” atti di giustizia e bei ricordi da conservare. I doposcuola sono iniziati con l’aiuto compiti, certo questo rimane ed è fondamentale per tenere il ritmo scolastico, ma è ugualmente basilare l’ascolto: percepire le mancanze di ciò che è naturale per tutti i bimbi come lo sport, la musica, le relazioni sociali e la scoperta dei propri talenti, non sempre in sintonia con il programma scolastico. Nell’ascolto e nella preghiera mettiamo in atto la “carità creativa” ove le risorse umane e materiali possono regalare valore aggiunto ad una esistenza umana» Il nostro Cardinale dopo aver dialogato con i coordinatori, educatori e volontari è stato sul palco, con un clima da stadio creato dai ragazzi e non ha sprecato parole, ne ha pronunciato una in particolare «Pace!» ed ecco volare i palloncini in alto, per portare questo messaggio.

E prima di ripartire con la gioia nel cuore, una abbondante merenda distribuita dai volontari e offerta dalla Felsinea e arrivederci al prossimo anno. con l’obiettivo di esser sempre più numerosi.

Giuseppe e Silvana Salomoni

Bologna Sette, 19 maggio 2024