UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

“La scuola è una fondamentale via di evangelizzazione”

Mons. Pietro Lagnese, vescovo di Caserta e Capua, ha presieduto un seminario sul pluralismo educativo
13 Maggio 2024

“La scuola è l’unica possibilità che noi abbiamo per dare un futuro ai nostri giovani, è il loro passaporto per il futuro. Deve essere però una scuola libera, autonoma e di qualità. Io credo che il Sud riparte se riparte da una buona scuola pubblica, statale e paritaria per tutti. Darei la mia vita a garanzia del pluralismo educativo!”. Così suor Anna Monia Alfieri, della congregazione delle Marcelline, nel corso del suo energico intervento sulle nuove opportunità da offrire al mondo delle scuole paritarie, tenuto il 10 maggio scorso a Caserta.

“Il pluralismo educativo è in una morsa incredibile e deve fare una scelta – ha confermato la religiosa di origini meridionali – La scuola paritaria non deve chiudere. Bisogna agire anche a livello politico sia nazionale che locale. Uniamoci, senza se e senza ma, nei bisogni di ognuno, così come anche nelle conoscenze di ognuno che sono da condividere, evitando di rivendicare diritti solo per sé, operando invece per il bene comune”.

Le problematiche relative al pluralismo educativo presentano connotazioni di ordine culturale. “Il Sinodo – ha ricordato mons. Pietro Lagnese, arcivescovo di Capua e vescovo di Caserta, che ha presenziato il seminario – ci insegna a camminare insieme. Bisogna stare insieme all’interno della nostra Chiesa”. E da qui il desiderio di momenti di coordinamento, di formazione ulteriore e guida all’interno dell’ambito diocesano, anche nell’ambito dell’educazione, e della scuola.

“Il seminario è stata una bella provocazione che penso abbia fatto bene a tutti i

partecipanti – ha commentato mons. Lagnese anche ai microfoni della Tv Craterenews – È in gioco la democrazia, quindi la pluralità e anche l’espressione educativa nell’ambito delle scuole. Noi auspichiamo una rinnovata consapevolezza. Una delle vie fondamentali per l’evangelizzazione, oggi, a me pare, è proprio quella della scuola. Cerchiamo di stare vicino alle scuola. Il mio impegno come vescovo è stato, fin dal primo momento dell’insediamento, quello di visitare tutte le scuole del territorio diocesano.”

“In questo tempo a cavallo tra Sinodo e Giubileo, sentiamo maggiormente, ognuno di noi, la necessità di camminare insieme”, ha ricordato don Valentino Picazio, direttore della Pastorale diocesana per l’Università, l’Educazione e la Scuola. “Importante stare insieme, condividere le esperienze, e saper operare protocolli di accesso ai fondi. Speriamo nelle nuove opportunità che potrà donarci un coordinamento per le scuole paritarie che abbia come punto di riferimento il nostro ufficio diocesano”.

Preoccupazione per questo disagio, è stato espresso a più voci nel corso del dibattito

che ha fatto seguito alla approfondita disamina di suor Anna Monia Alfieri sulla scorta di dati statistici del Ministero dell’Istruzione e del Merito, su cui ha lavorato come consulente. Un disagio che è diventato nel tempo sempre più forte e stringente.

Dopo il “coffee break”, alla presenza del vescovo Lagnese, ha fatto seguito il dibattito. A confronto circa 50 istituti paritari casertani tra religiosi e laici di ispirazione cristiana, ricadenti nell’area delle Diocesi di Capua e Caserta. “Oggi si fa fatica a condividere momenti di esperienza di vita insieme ha detto suor Miriam nel suo sentito intervento. Il rischio maggiore, di fronte al cambiamento, è quello di pensare di rimanere inattivi. Occorre, invece – ha detto suor Miriam – avere il coraggio di entrare criticamente nei processi di cambiamento, evitando di reagire a favore o contro, rimanendo solo in superficie.”

“Caserta non è un’eccezione, è come tutto il resto dell’Italia. E’ profetico che una Diocesi italiana si faccia carico delle problematiche della scuola come del pluralismo educativo. È veramente un atteggiamento esemplare e coraggioso!”. Così suor Anna Monia Alfieri a conclusione del suo intervento, riferendosi al vescovo Lagnese e a don Valentino.

La religiosa, doppia laurea in giurisprudenza ed economia, dal 2007 è legale rappresentante dell’Istituto di Cultura e di Lingue Marcelline. Dal 2010 ad oggi ha reso visibile in Italia – attraverso saggi e pubblicazioni - il tema della libertà di scelta educativa e del costo standard di sostenibilità per allievo, strumento per realizzarla. Dal 2008 collabora con la Divisione Enti non Profit di Altis (Alta Scuola Impresa e Società) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, per l’organizzazione di corsi per gli Istituti religiosi. Come rappresentante dell’USMI nazionale, è membro del Consiglio Nazionale della Scuola Cattolica della CEI.